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Napoli, truffe e falsi contenziosi: arrestati 18 avvocati

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Allo scoperto un'associazione di avvocati che creava truffe giudiziarie e falsi contenziosi a Napoli. Emesse in tutto 49 procedure cautelari.

Polizia Municipale e Guardia di Finanza di Napoli hanno concluso la prima parte delle indagini su un’associazione che si occupava di costruire truffe assicurative. All’interno dell’associazione lavoravano numerosi avvocati, che si occupavano di creare falsi contenziosi. Sono stati condannati agli arresti domiciliari 18 avvocati ed è stato prescritto un numero totale di 49 misure cautelari. L’associazione truffaldina si avvaleva della collaborazione di falsi testimoni, reclutati principalmente a Fuorigrotta, quartiere di Napoli vicino a Posillipo, che ricevevano un compenso medio di 100 euro per ogni falsa testimonianza depositata in Tribunale.

Truffe e false testimonianze, l’indagine

Le indagini sono state condotte da Polizia Municipale e Guardia di Finanza, diretti dai pm Stefano Capuano, Salvatore Prisco e Antonella Converso, dal procuratore aggiunto Rosa Volpe e dal procuratore Giovanni Melillo. Le indagini hanno portato allo scoperto 2200 procedure falsate dall’operato dell’associazione solo nel corso del 2018. Tra i reati implicati in questi processi-truffa compaiono anche quello di riciclaggio e antiriciclaggio, portati avanti con l’aiuto si società con sede a Malta.

La Procura ha però evidenziato che, al momento, non ci sono elementi per ritenere che con l’associazione fossero collusi anche giudici di pace. Gli indagati hanno la possibilità di rispondere alle accuse nei prossimi passaggi dell’inchiesta. Le responsabilità effettive infatti non sono ancora state accertate: le indagini devono continuare. Lo sbalorditivo scandalo di questi processi falsati, è emerso grazie alle denunce di altri avvocati, che avevano notato le attività sospette dei colleghi.