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Dopo il caso Lodi, nel Salento arriva la mensa a colori

Salento

Tutti in piazza per un pranzo con i migranti: l'iniziativa del sindaco di Racale nel Salento. Una mensa a colori organizzata per il 21 ottobre 2018

Dopo le proteste per il regolamento del Comune di Lodi che aveva negato a circa 200 bambini le agevolazioni sul prezzo della mensa a scuola, la giunta guidata dal sindaco leghista Sara Casanova ha varato le nuove linee guida che vanno ad ammorbidire i criteri per accertare che i migranti non posseggano proprietà nel loro Paese d’origine. Ora sarà il Consolato a dover dichiarare l’impossibilità di rilasciare l’attestato. Donato Metallo, il sindaco di Racale nel basso Salento, ha rilanciato un’iniziativa promossa dai cittadini per il 21 ottobre “Ognuno porterà il necessario per un pasto condiviso con uomini, donne e bambini provenienti da Paesi diversi e presenti sul territorio”, ha spiegato.

Un pasto con gli stranieri nel Salento

“Alla mensa separata di Lodi rispondiamo che i mille colori dei nostri bambini sono solo bellezza da preservare. Qui a Racale si mangia tutti insieme!”. Con queste parole il sindaco di Racale, “Città della Follia”, ha lanciato e sostenuto un’iniziativa promossa dai cittadini. Hanno organizzato per domenica 21 ottobre 2018 “Il pranzo a colori”. “Perché noi il pane lo condividiamo”, è la risposta a quanto successo a Lodi, “dove oltre 200 figli di stranieri sono rimasti fuori dal servizio mensa e scuolabus per un regolamento del sindaco Sara Casanova“.

“In questi giorni c’è una straordinaria mobilitazione da parte di cittadini e associazioni, ma anche di tantissimi artisti di strada e musicisti che renderanno piazza San Sebastiano il luogo della gioia”, ha spiegato con gioia Donato Metallo. Ci saranno addobbi ovunque e “un lungo tavolo percorrerà tutto il perimetro della piazza e delle strade adiacenti”, ha riferito il primo cittadino.

Al centro lo spazio sarà interamente dedicato ai bambini. Le voci dell’istituto comprensivo di Racale (il “Coro Mani Bianche”) intoneranno l’Inno d’Italia . Un’occasione per sentirsi parte di una medesima comunità, al di là della provenienza e del colore della pelle. “Le nostre tavole sono colorate e odorano di umanità. Rispondiamo sedendo tutti insieme, intorno alla stessa tavola, senza distinzioni, spezzando il pane e versando anche del buon vino”. Così ha voluto spiegare il sindaco Metallo.