Lisa Pendezza Il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, ha vietato con un’ordinanza cautelativa “in tutto il territorio comunale di far uso per fini potabili dell’acqua erogata da Acquedotto Lucano, fino a diversa disposizione”. La decisione è stata presa in seguito al rilevamento del “superamento dei parametri dei batteri coliformi (batteri fecali) a 37 gradi centigradi del partitore Terlecchia-Matera”.
Matera, batteri fecali nell’acqua
La presenza di tali batteri è dovuta a una contaminazione dell’acqua con materiale fecale. In risposta all’emergenza, tutte le scuole della Città dei Sassi sono state chiuse per l’intera giornata di venerdì 19 ottobre. “L’Acquedotto Lucano provvederà all’immediata istituzione di idonei servizi alternativi“, si legge nella nota del Comune. L’amministrazione consegnerà “acqua potabile mediante autobotti e/o acqua in confezione originale”. L’ordinanza è stata emanata “dopo la comunicazione inviata ieri alle ore 21.59 dal Dipartimento prevenzione collettiva della salute umana – Uoc per l’igiene degli alimenti e della nutrizione. Il sindaco ha disposto che l’ordinanza sia inviata alla Presidenza della Regione Basilicata, al Dipartimento regionale della Salute sicurezza e solidarietà sociale, al Dipartimento regionale ambiente ed energia, ad Acquedotto Lucano, all’Asm e all’Arpab”.
L’acqua proveniente dall’Acquedotto Lucano potrà essere utilizzata in sicurezza solo se preventivamente portata a una temperatura superiore ai 100 gradi centigradi.
Il dottor Antonio Martemucci, direttore UOC dell’Asm, ha annunciato che le analisi sui campioni prelevati dall’acquedotto verranno effettuate anche nella giornata del 19 ottobre. Le autorità competenti ripeteranno i prelievi per monitorare la situazione fino a quando i parametri non torneranno nella norma.
