Asia Angaroni Icona dell’alta moda italiana, sia nel nostro Paese sia a livello internazionale. Se n’è andata all’età di 96 anni Wanda Ferragamo, vedova del grande stilista Salvatore. E’ deceduta nel pomeriggio di venerdì 19 ottobre 2018. Il presidente onorario della Ferragamo Spa si è spenta a Fiesole, in provincia di Firenze. Nata nel 1921 a Bonito (Avellino), dove suo padre era medico condotto, sposò Salvatore Ferragamo nel 1940 quando lui tornò dagli Stati Uniti dove era emigrato come semplice ciabattino in cerca di una ambita e meritata fortuna.
Grazie alla sua personalità, a grandi dosi di talento e intelligenza, con caparbietà e attraverso una lucida visione economico-commerciale, oggi la Salvatore Ferragamo è diventata una grande casa di moda. Inoltre, proprio sotto la sua direzione che l’azienda ha fatto il “grande passo” dalla mono-produzione di calzature al mercato del pret-à-porter e del total look.
La scomparsa di Wanda Ferragamo
Wanda Miletti Ferragamo prese le redini del marchio nel 1960, dopo la morte del marito Salvatore, rimasta vedova con sei figli. Fu tra le prime donne in Italia alla guida di un prestigioso marchio del made in Italy.
Fondata nel 1927 da Salvatore Ferragamo, appena tornato da Hollywood dove si era guadagnato la fama di “Calzolaio delle stelle”, la Ferragamo divenne anche in Italia il prestigioso marchio di attrici e star del cinema. Alla morte del marito fu Wanda Ferragamo ad assumere l’incarico di presidente e a traghettare l’azienda fino ai giorni nostri. Wanda ha lavorato nella sede di Palazzo Feroni, a Firenze, fino a pochi giorni giorni prima della triste scomparsa.
A dare notizia della sua morte è stato il figlio maggiore, Ferruccio, che era atteso alla scuola Polimoda per i festeggiamenti per la nuova sede e che ha invece inviato un messaggio nel quale annunciava il lutto. “Con immenso dolore, insieme ai nostri figli e alla famiglia tutta vogliamo comunicarvi la scomparsa di nostra madre Wanda Miletti Ferragamo e condividere con voi il ricordo della sua straordinaria persona. I suoi preziosi insegnamenti e la sua memoria saranno per tutti noi un esempio di rettitudine e di grande passione per la vita”. Con queste parole Giovanna, Ferruccio, Leonardo e Massimo Ferragamo hanno riferito all’Italia e al mondo quanto accaduto.
