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Antitrust contro policy bagagli a mano: replica Ryanair

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L'Antitrust contro la nuova policy sui bagagli a mano di Ryanair e Wizz Air, che va ad alterare la trasparenza tariffaria e ingannare il consumatore.

La scorsa settimana l’Antitrust ha avviato un procedimento di sospensione per pratica commerciale scorretta nei confronti di Ryanair e Wizz Air. Nel mirino dell’Autorità garante della concorrenza la nuova policy delle due low cost sui bagagli a mano. Ryanair e Wizz Air avevano 9 giorni di tempo per rispondere alla segnalazione. La compagnia aerea irlandese annuncia però che difenderà le nuove regole.

Ryanair non cede all’Antitrust

“Difenderemo fortemente la nostra policy bagagli a favore del consumatore in questi procedimenti” assicura in una nota Ryanair. “Per motivi di sicurezza, i nostri aeromobili, adatti a tratte a corto raggio, non possono ospitare due bagagli a mano per ogni cliente” spiega la compagnia aerea irlandese nella replica.

“La metà dei nostri clienti continuerà a portare a bordo due bagagli gratuiti, mentre l’altra metà viaggerà con una piccola borsa sempre gratuita (le cui dimensioni sono state aumentate del 40%) e, se lo desidera, potrà imbarcare in stiva un bagaglio da 10 kg, ad una nuova tariffa più economica di 8 euro (attualmente il costo più basso di Ryanair per i bagagli imbarcati in stiva è di 25 euro)” viene quindi specificato.

Concorrenza sleale

Le associazioni dei consumatori, che sono ricorse all’Antitrust, affermano però che lo spazio per il bagaglio a mano è un elemento essenziale del contratto di trasporto. Altroconsumo ricorda inoltre che “già a settembre l’ennesimo cambio di policy sul trasporto dei bagagli era già stato definito dall’Autorità della Concorrenza una pratica ingannevole ‘idonea ad alterare la trasparenza tariffaria‘ così da non permettere al consumatore di poter confrontare correttamente le offerte delle diverse compagnie aeree”.

Per l’Antitrust inoltre la nuova policy “fornirebbe una falsa rappresentazione del reale costo del biglietto aereo, attraverso lo scorporo ex ante dalla tariffa di un onere non eventuale ma prevedibile, il trasporto del trolley finora consentito, inducendo in errore il consumatore medio circa il prezzo effettivo del servizio di trasporto offerto”.

“Conseguentemente – viene inoltre sottolineato – risulterebbe anche falsata la comparazione con le tariffe delle altre compagnie che prevedono offerte che includono la possibilità di trasportare il bagaglio a mano. La condotta apparirebbe dunque idonea ad alterare la trasparenza tariffaria richiesta per non indurre in errore i consumatori e per confrontare la offerte dei diversi vettori”.