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Omicidio Desirée, tre fermi. Salvini "Castrazione chimica"

Desirée Mariottini

Tre uomini (due senegalesi irregolari e un nigeriano) sono stati fermati per l'omicidio di Desirée Mariottini. Salvini propone la castrazione chimica.

Tre persone sono state fermate per l’omicidio di Desirée Mariottini, la 16enne uccisa nel quartiere romano di San Lorenzo. Due dei sospettati sono senegalesi irregolari: Mamadou Gara, 26 anni, e Brian Minteh, 43 anni. Il terzo uomo sarebbe un nigeriano. La polizia è attualmente alla ricerca di un quarto indagato. Le accuse contestate sono omicidio volontario, violenza sessuale di gruppo e cessione di stupefacenti. La Questura ha inoltre interrogato altre persone non iscritte nel registro degli indagati ma considerate persone informati dei fatti. Il racconto di un testimone si è rivelato fondamentale nella ricostruzione della dinamica della morte della ragazza: “Quella notte ero nel palazzo. Ho visto Desirée stare male. Era per terra e aveva attorno 7-8 persone. Le davano dell’acqua per farla riprendere. Qualcuno chiamò i soccorsi”.

Salvini “Castrazione chimica”

Matteo Salvini ha accolto con entusiasmo la notizia dei tre fermi. “Io oggi sono felice, perché tre bestie che hanno stuprato una ragazza sono state prese, e la quarta verrà presa nei prossimi minuti. Farò di tutto perché i vermi colpevoli di questo orrore paghino fino in fondo, senza sconti, la loro infamia”.

Ai microfoni di Stasera Italia, in onda su Rete4, il vicepremier ha dichiarato: “Fosse per me castrazione chimica per gli stupratori. Un po’ di carcere in Italia, ma le carceri in Nigeria, in Senegal, in Congo o in altri Paesi penso siano un tantinello più duri. A me non dispiacerebbe che tornassero anche da dove sono arrivati. Mi fa arrabbiare il doppio perché sono persone che hanno abusato della buona fede e della generosità degli italiani, stuprando e spacciando. Secondo me lo stupro vale l’omicidio. Lo stupro di uno che ha abusato della buona fede del mio Paese vale doppio”.

Lutto cittadino

La sindaca di Roma Virginia Raggi ha proclamato il lutto cittadino per la giornata dei funerali della giovane Desirée. Il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, auspica che la tragedia della 16enne sia “l’ultima che accade in Italia e a Roma, una città abbandonata. Il degrado è evidente, morale e sociale. Servono più controlli in città, servono più uomini e donne delle forze dell’ordine, soprattutto la notte”.