Asia Angaroni Un’ondata di maltempo nella serata di domenica 21 ottobre 2018 ha provocato danni rilevanti alla “Cattedrale Vegetale” di Lodi. E’ un’opera d’arte all’aperto costituita da rami d’albero intrecciati e realizzata dal maestro Giuliano Mauri. Si tratta di una struttura interamente costruita in materiale vegetale locale, realizzata su un dosso isolato lungo la salita per il Pizzo Arera e circondata da una cortina naturale di alberi. L’opera costituisce una delle attrazioni artistiche della cittadina. Sono crollati diversi pilastri uno dopo l’altro in seguito al forte vento che si è abbattuto sulla città con raffiche fino a 70 km/h, che ha coinvolto diverse aree urbane ed extraurbane della Lombardia. Sul posto è intervenuta la polizia locale.
“Sono sincera, non ho più parole perché si poteva evitare. Nel momento in cui s’intraprende un progetto del genere non si può non prevedere la manutenzione. E in due anni non è stato sostituito un legno, né passata la cera che l’artista usava per proteggerlo”. E’ la reazione di Francesca Regorda, nipote dell’artista Giuliano Mauri autore della Cattedrale Vegetale e curatrice dell’opera.
I danni alla “Cattedrale Vegetale”
Simona Mauri, figlia del realizzatore dell’opera lodigiana e presidente dell’associazione che porta il nome dell’artista, insieme con l’avvocato Adele Burinato, si dicono preoccupate per l’intervento tardivo. “La Cattedrale Vegetale richiede manutenzione costante hanno fatto sapere”, hanno fatto sapere. Poi hanno spiegato che il legno andrebbe trattato con un olio impregnante e le colonne legate con tondini in ferro.
”Se in questi anni lo avessero fatto, il fungo che ha ridotto il legno in polvere non avrebbe attecchito. I crolli si potevano quindi evitare”, hanno sentenziato le due colleghe e socie. Naturalmente, in seguito agli ultimi danni causati dal maltempo non solo potranno peggiorare in vista delle piogge dell’ultimo weekend di ottobre, ma comporterà anche delle spese ancor più ingenti.
