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“Roma dice basta” al degrado, manifestazione in Campidoglio

Roma

“Roma dice basta”: 10 mila persone hanno manifestato contro il degrado urbano. Urla anche contro la Raggi e scontri tra Anpi e Forza Nuova

Nell’affaccendata, routinaria e stressante quotidianità di Roma ci si perde tra le bellezze uniche che addobbano il paesaggio. Perle artistiche di inestimabile valore storico si susseguono tra le vie della città. Agli angoli le chiese, in centro i lasciti dell’antico Impero che fece grande Roma. Una città di millenaria bellezza, la culla della civiltà è diventata il simbolo del degrado italiano. Non solo Napoli e la sua “munnezza”: inefficienza, immondizia, rovesciamenti dei cassonetti, topi e blatte. Per non parlare del traffico e dell’assenza di collegamenti minimamente sufficienti.

Gli appassionati raccontano storie di malaffare, di politica incartata su sé stessa, preoccupata di difendere sé più che i cittadini. Raccontano di un’amministrazione inefficace e della Sindaca che al più taglia qualche nastro e poi si rinchiude in Campidoglio. E poi l’infinità di buche, che in tutta la loro pericolosità tappezzano le strade di Roma, dal centro alla periferia.

Una città di straordinario splendore all’apice della sua parabola decadente. Una città ammalata di rabbia e aggressività, in cui regna senso un senso di minaccia e insicurezza. Ed è proprio contro il degrado urbano che 10 mila persone (stando ai numeri riferiti dalle organizzatrici) hanno manifestato in Campidoglio: “Roma dice basta”.

Roma, manifestazione contro il degrado

”Roma dice basta”: con questo slogan, lanciato sui social da sei donne autodefinitesi “cattive ragazze”, sabato 27 ottobre 2018 si sono riuniti in piazza del Campidoglio migliaia di romani.

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Hanno portato avanti una polemica con l’amministrazione di Virginia Raggi e l’abbandono della città. Protestano contro le buche e la sporcizia. “Vogliamo che Roma torni a essere una capitale: inclusiva, vivibile, accogliente, con un’idea di futuro”, spiega il comitato promotore.

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Il sit-in ha provocato un blocco del traffico con le auto incolonnate fino a piazza Venezia. Numerosi i cartelli ironici: da “Il vento è cambiato e sa di monnezza” a “Raggi, una buca vi inghiottirà”e “Roma (pulita) o morte”. Numerosi i cori che ne chiedono le dimissioni. Al centro della protesta anche il tema della sicurezza: “Quante Desirée devono morire per vietare di bere in strada in tutta la città?”, si legge su un cartellone. Proprio per la giovane Desirée Mariottini sono scesi in piazza due cortei contrapposti nel quartiere romano di San Lorenzo. Da un lato Forza Nuova, dall’altra i partigiani dell’Anpi.