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No Tap, protesta contro il M5S "Lezzi, vattene dal Salento"

Protesta No Tap contro M5S

Gli attivisti No Tap hanno manifestato a San Foca di Melendugno contro il governo e in particolare il M5S per non aver mantenuto le promesse.

Secondo le forze dell’ordine, sarebbero almeno 300 le persone che si sono radunate sul lungomare di San Foca di Melendugno, divenuto il luogo simbolo delle proteste contro la realizzazione del gasdotto Tap (acronimo di Trans Adriatic Pipeline). Ma Gianluca Maggiore, portavoce del movimento No Tap, parla di 500 partecipanti. Gli attivisti si sono riuniti per protestare contro il governo e in particolare contro il Movimento Cinque Stelle, reo di non aver mantenuto le promesse fatte in campagna elettorale.

La protesta dei No Tap

Prima del 4 marzo, Luigi Di Maio aveva assicurato che una volta eletto avrebbe immediatamente interrotto i lavori per la costruzione del gasdotto. Ma così non è stato e il governo ha, al contrario, approvato la sua realizzazione. Il ministro del Sud Barbara Lezzi, dopo un incontro con il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, ha commentato: “Il sentiero per lo stop è stretto. Abbiamo le mani legate, è una decisione presa dal precedente governo”.

In molti tra gli elettori pentastellati residenti in Puglia si sono sentiti traditi dal Movimento. Durante la manifestazione, hanno bruciato le proprie tessere elettorali. Sono state date alle fiamme anche fotografie che ritraggono i ministri del M5S, soprattutto Barbara Lezzi, e i manifesti con il logo del partito. Sui cartelloni esibiti dagli attivisti si leggono frasi di protesta come “Barbara Lezzi, vattene dal Salento“, “Questo meritate, il fuoco”, “Questa terra non è in vendita” e “M5S dimettetevi“. Gianluca Maggiore ha coinvolto nella manifestazione anche i diportisti (circa un migliaio di persone) che hanno ormeggiato la propria imbarcazione a San Foca. Il portavoce No Tap ha chiesto loro di “sostenere la lotta del movimento contro la realizzazione contro il gasdotto“.