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Desirée, le testimonianze: c'erano anche due donne italiane

Desirée Mariottini

In base alle testimonianze raccolte dagli inquirenti, almeno 10 persone avrebbero incontrato Desirée Mariottini, tra cui due donne italiane.

Tante, troppe, le persone che hanno visto Desirée Mariottini morire. E’ quanto emerge dai verbali degli interrogatori, tra cui spuntano anche quelli di due ragazze italiane. Nello stabile abbandonato a San Lorenzo, Roma, dove la 16enne di Cisterna di Latina è stata ritrovata priva di vita a causa probabilmente di un mix letale di metadone e psicofarmaci, c’erano infatti almeno dieci persone. Tutte hanno visto la ragazzina che stava male, alcune l’hanno rivestita dopo lo stupro e altre l’hanno spostata su quel materasso sporco dove è stata rinvenuta. Nessuna però ha lanciato l’allarme, se non quando ormai era già troppo tardi.

Il racconto di Muriel

Quella tragica notte Desirée “era alla ricerca di qualunque sostanza che potesse attenuare la sua astinenza” come racconta ai magistrati la congolese 34enne Muriel 34 anni. “Era sprovvista di denaro e si approcciava in maniera troppo insistente e confidenziale con qualsiasi persona che avrebbe potuto offrirle droga” aggiunge, come riporta il Corriere.it trascrivendo parte dei verbali d’interrogatorio.

“L’ho rivista una seconda volta in compagnia di una ragazza di colore che conosco con il nome di ‘Antonella’. Entrambe assumevano crack attraverso un inalatore artigianale”, prosegue. Muriel afferma di aver visto Desirée “giovedì (18 ottobre, ndr) alle 19.50”. Era “all’interno di un container (…) priva di conoscenza. L’ho rivestita” afferma. La 34enne non avrebbe lanciato l’allarme perché non si sarebbe “resa conto che fosse in pericolo di vita”.

Giovanna incrocia Muriel

Il racconto di Muriel non corrisponde però con quello di Giovanna, una ragazza italiana di 32 anni. Lei sostiene infatti di aver visto Desirée entrare nello stabile alle 7:30 di giovedì e di aver incrociato verso l’1:30 di venerdì Muriel, che invece spiega di averla vista solo alle 19.50. “Inveiva contro Desirée, gridando testualmente ‘sta zo…, sta tr…, poi mi ha salutato come se nulla fosse'”. Giovanna riferisce di aver a quel punto verificato se la ragazza era ancora in vita. “Mi sembrò subito evidente che ormai fosse troppo tardi. Dal suo aspetto capii che era in quelle condizioni da molte ore e gridai di chiamare subito un’ambulanza” afferma.

Noemi: l’ho accompagnata al Sert

La seconda ragazza italiana ad incontrare Desirée Mariottini è Noemi, 26 anni. “Ho notato Desirée intorno alle 12 di giovedì perché non l’avevo mai vista prima. Notando lo stato di astinenza e temendo per la sua incolumità, mi offrii di accompagnarla presso un Sert e le consigliai di andarsene da quel posto, non certo adeguato a una ragazza sola”. Noemi spiega ai magistrati di aver appreso della morte della 16enne attorno alle 5 della mattina. La notizia le fu riferita da Giovanna, la sua coinquilina.