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Roma, ragazza trovata morta "non aveva più pelle sul viso"

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Ignote le cause del decesso di Amalia, di ventuno anni. Il suo corpo è stato ritrovato in uno stabile a Roma: aveva il volto completamente sfigurato.

Amalia Voican, di anni ventuno, è stata ritrovata morta in uno stabile usato come dormitorio di fortuna per molti senza tetto ed eroinomani il 2 maggio 2018. Quando il suo corpo è stato ritrovato “non aveva più i denti, sul suo viso non c’era rimasto neanche un pezzettino di pelle” ha raccontato la madre. “Ho potuto vedere come era ridotta Amalia solo attraverso delle foto, ma è stato terribile“. Amalia Voican, che sui social si faceva chiamare Nena Panic, viveva a Roma da sola, lontana dalla madre in Inghilterra. La ragazza è scomparsa il 16 aprile ed è stata ritrovata soltanto tre settimane dopo, senza vita.

Ancora ignote le cause della morte di Amalia

Dopo circa sei mesi dal ritrovamento del corpo, sono ancora ignote le cause del decesso. “Io so benissimo che Amalia potrebbe essere morta di overdose e lo accetterei. A me basta sapere cosa le è successo” ha spiegato la madre. L’avvocato Marco Valerio Verni, che sta seguendo la famiglia di Amalia ha dichiarato: “Siamo in attesa degli esiti degli accertamenti medico-legali e tossicologici e dovrebbero arrivare ormai da un momento all’altro. A parte questo, so che gli investigatori stanno percorrendo diverse piste, su cui però occorre mantenere lo stretto riserbo“.

Le circostanze della morte di Amalia Voican rimangono, quindi, ignote. Si sa poco anche sui giorni che hanno preceduto il decesso. La ragazza si era allontanata dalla famiglia, sostenendo che a Roma avrebbe trovato molte persone disposte a ospitarla. “Io e mio (ex) marito siamo romeni ma abbiamo vissuto vicino Roma per tanti anni. Siamo arrivati qui quando Amalia aveva solo 3 anni, ha trascorso tutta la sua infanzia e adolescenza in Italia e per questo aveva tanta nostalgia” ha raccontato la madre.

Eppure Amalia non ha accettato l’aiuto di nessun amico: continuava a dormire in alloggi di fortuna, probabilmente per scappare a chi cercava di convincerla a guarire dalla dipendenza dall’eroina. Quando è scomparsa, le prime a diffondere appelli d’aiuto sono state le amiche Romina e Caterina, che avevano già tentato di farsi carico dei problemi di Amalia, senza però ottenere successo. Quando Amalia è stata ritrovata era troppo tardi. Il suo volto era completamente sfigurato e, forse, anche mangiato dai topi. Chi dormiva in quello stabile in zona san Giovanni a Roma, l’aveva avvolta in una coperta.