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Umbria, terremoto M 3.1 vicino a Trevi: popolazione in strada

Umbria terremoto

Notte di terremoti in Umbria: una prima scosa di M 3.1 ha colpito alle 5.10 a tre Km a ovest di Trevi. Scossa avvertita anche a Foligno e Spoleto

Notte di terremoti in Umbria. Un primo sisma, di magnitudo 3.1, è stato registrato a sud di Perugia alle 5.10 del mattino di oggi lunedì 29 ottobre 2018. Secondo i dati raccolti dal’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia il sisma ha avuto origine a otto chilometri dalla superficie, e come epicentro l’area a tre chilometri ad ovest di Trevi e nove a Sud di Foligno. Al momento sembrerebbe che non si siano registrati danni a persone o cose, nonostante la scossa sia stata avvertita dalla popolazione residente in tutte le aree centrali dell’Umbria. Particolarmente avvertito nelle zone di Foligno, Trevi, Montefalco, Castel Ritaldi e Spoleto: in alcuni comuni dell’area le persone, svegliate dal boato e dal tremore, sono uscite dalle case a cercare rifugio in strada.

Serie di scosse nella notte

Dopo il primo sisma si sono registrate alcune scosse di assestamento che hanno mantenuto alta la tensione della popolazione residente nelle aree colpite. Alle 5.16 la terra ha infatti ricominciato a tremare, e l’INGV ha registrato un terremoto di magnitudo 1.6 con stesso epicentro.

Un terzo sisma ha colpito alle 5.50, questa volta con una magnitudo di 1.7. In questo caso l’istituto di Geofisica ha stabilito che l’epicentro della scossa fosse Castel Ritaldi, comune in provincia di Perugia. Alcune lievi scosse si sono registrate anche nel corso di domenica 28 ottobre.

La terra continua quindi a tremare in Umbria, mettendo nuovamente alla prova una popolazione che nel corso degli ultimi anni ha dovuto affrontare uno sciame sismico di notevole intensità, che parrebbe non voler dare tregua ad una popolazione ormai esausta. Dover convivere con il rischio terremoto, infatti, a causa della natura imprevedibile del fenomeno, costringe ad una allerta continua. E sono molti gli abitanti della regione che hanno ormai imparato a vivere con la valigia pronta vicino alla porta di casa. Nel caso – che come abbiamo dovuto constatare è tutt’altro che remoto – si sia costretti ad una precipitosa fuga nel cuore di una notte d’inverno.