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Padova, false pratiche per i migranti: 77 indagati

Padova, indagine migranti

La Procura di Padova ha iscritto 77 persone nel registro degli indagati: falsificavano documenti ai migranti per ottenere il permesso di soggiorno.

La Procura di Padova ha svolto un’indagine relativa alla stesura di false pratiche per i migranti. Gli inquirenti hanno iscritto 77 persone nel registro degli indagati e hanno eseguito diversi arresti. I sospettati, dietro pagamento, dichiaravano il falso su pratiche che simulavano un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Questi documenti servivano poi ai migranti per ottenere il permesso di soggiorno, le prestazioni assistenziali dell’INPS e l’ammissione a pene alternative alla detenzione in caso di reato. Le accuse contestate sono di associazione a delinquere dedita alla commissione di falso ideologico e documentale, delitti contro la fede pubblica e contro l’amministrazione della giustizia. Le indagini hanno coinvolto le forze dell’ordine di Veneto, Piemonte, Lombardia e Sicilia. Gli inquirenti hanno calcolato che il danno economico subìto dall’INPS si aggira intorno agli 80 mila euro.

Migranti, documenti falsi in Sardegna

A giugno 2018 la Procura di Cagliari ha individuato nel territorio sardo una situazione simile a quella riscontrata a Padova. Una ventina di persone è stata accusata di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Ad altri dieci indagati è contestata l’accusa di associazione a delinquere. Il gruppo si occupava di fornire documenti falsi ai migranti. Tra le carte falsificate c’erano quelle necessarie per entrare in Sardegna, per risiedere nell’Unione Europea e per ottenere la regolarizzazione. Distribuiti anche falsi attestati che garantivano l’esistenza di un domicilio e di un lavoro regolare. L’organizzazione era guidata da due imprenditrici e un commercialista. La maggior parte dei migranti coinvolti provenivano dal Senegal, dal Ghana, dall’India, dal Pakistan e dal Bangladesh.