Paola Marras A causa delle abbondanti nevicate provocate dal maltempo di questi giorni, circa 180 turisti sono bloccati da sabato 27 ottobre 2018 negli alberghi al passo dello Stelvio, il valico alpino (il secondo più alto d’Europa) situato fra Trentino Alto Adige e Lombardia. Nessuno corre pericolo, anche se gli esperti monitorano costantemente il rischio di “distacco slavine”.
La neve blocca tutte le strade
In concomitanza della forte perturbazione che ha interessato il Nord Italia c’è stata infatti la prima vera nevicata di stagione sulle Alpi, con accumuli molto abbondanti che in alcuni casi hanno superato l’altezza di due metri. Sulle strade che portano al passo dello Stelvio, sia quella lombarda che quella altoatesina, è caduta per esempio un metro e mezzo di neve. La viabilità è quindi completamente interrotta, in attesa dei mezzi spalaneve.
I turisti presenti sul ghiacciaio, dove si scia praticamente tutto l’anno, sono quindi stati costretti a rimanere nelle strutture alberghiere. Difficile persino spostare le automobili dai parcheggi. Al momento comunque non ci sarebbero ulteriori situazioni di criticità e nessuna persona correrebbe dei pericoli.
“Era già accaduto nel 1966. Mio padre doveva scendere in valle per sposarsi e invece rimase bloccato al passo a causa della neve per una settimana. Certo una perturbazione così non la ricordavo da tempo, siamo passati dall’estate all’inverno inoltrato nel giro di un paio di giorni. Ma noi siamo abituati. In previsione del maltempo avevamo fatto le scorte di gasolio e quanto meno siamo al caldo” sottolinea al Corriere.it Umberto Capitani, il gestore degli impianti di risalita del ghiacciaio dello Stelvio. In programma oggi, martedì 20 ottobre, una riunione presso la Prefettura a Sondrio, per la costituzione del comitato operativo che deciderà come intervenire.
Rischio slavine
Roberto Volpato, sindaco di Bormio, avverte infatti che in base all’ultimo sopralluogo effettuato dai tecnici ci sarebbe un “pericolo di distacco slavine”. “Stiamo monitorando la situazione costantemente” assicura comunque il primo cittadino.
