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Maltempo, altre 3 vittime. Chiuso scolmatore Adige-Garda

Maltempo vittime e scolmatore

Altre tre vittime in Trentino e a Roma per il maltempo. Morti anche due pensionati in Valle d'Aosta e in Lombardia. Chiuso lo scolmatore dell'Adige.

Continua a salire il bilancio delle vittime del maltempo. Le forti piogge e i venti che si sono abbattuti su tutto il Paese hanno provocato altri due morti in Trentino Alto-Adige. Il corpo di Agostino Paratscha, 81 anni, è stato trovato morto ad Antremola, in val Badia. L’anziano era salito sul tetto della sua malga per riparare i danni provocati dalle condizioni climatiche avverse, quando è scivolato. Ha perso la vita anche Josef Pedross. Il 53enne era rimasto gravemente ferito in un incidente in val Venosta, a Coldrano di Laces ed era stato ricoverato all’ospedale di Bolzano, dove è deceduto. L’auto di Pedross era stata sbalzata contro alcuni alberi dalle forti raffiche di vento.

A Roma, un ragazzo di 22 anni è morto in un incidente in zona Tor Cervara. Il maltempo ha giocato un ruolo essenziale nella dinamica del sinistro. Il ragazzo ha infatti perso il controllo della sua auto a causa dell’asfalto bagnato ed è andato a sbattere contro un traliccio.

Morti in Valle D’Aosta e Lombardia

Le tre vittime di Trentino e Roma si aggiungono alle due della Valle D’Aosta. Giuseppe Rosso, 74 anni, e Miriam Curtaz, di 73, sono morti nella loro auto dalla caduta di un albero. Stavano viaggiando sulla strada regionale per Gressoney, in località Lillianes. In Lombardia, è morto un uomo di 85 anni, Egidio Fontana. Il suo corpo è stato rinvenuto tra i rami degli alberi vicino al fiume Chiese. L’anziano sarebbe caduto in acqua e sarebbe stato trascinato dalla corrente.

Chiuso lo scolmatore Adige-Garda

Il tunnel di Torbole (in provincia di Trento) è stato chiuso nella notte tra l’1 e il 2 novembre. Lo scolmatore è stato aperto martedì 30 ottobre, dopo 18 anni di inattività, per salvaguardare la città di Verona dal pericolo di un’esondazione dell’Adige. In pochi giorni, 350 metri cubi di acqua del fiume sono stati riversati nel lago di Garda. Così facendo, però, le acque del lago sono state contaminate da detriti e fanghi che hanno lasciato grandi chiazze sulla superficie. “Una misura eccezionale che confidiamo non comprometterà la qualità delle acque del lago”, ha commentato la Comunità.