> > Tarsia, case in vendita a 1 € per evitare lo spopolamento

Tarsia, case in vendita a 1 € per evitare lo spopolamento

tarsia

Il sindaco del piccolo borgo ha proposto di vedere le case a 1 euro per evitare lo spopolamento, un problema di molti piccoli comuni italiani.

Cosa spinge le persone ad abbandonare la propria città? La ricerca di fortuna? L’amore? In ogni caso, lo spopolamento è un fenomeno sempre più presente sul territorio, persone che si trasferiscono dai loro paesini provinciali o di campagna nelle grandi metropoli. A Tarsia, un paesino nel cosentino, questo fenomeno ha raggiunto proporzioni molto estese. La giunta, in particolare il primo cittadino, Roberto Ameruso, per fronteggiare il problema ha deciso di provvedere. Per spronare persone a venire a Tarsia a vivere il sindaco ha messo alcune case in vendita a un prezzo di circa 1 euro.

Tarsia

Questo paesino con circa 2000 abitanti sta tentando di riattivare la economia cittadina, ristrutturando il centro storico e acquisendo al patrimonio culturale le case abbandonate. “Abbiamo censito – dice il sindaco di Tarsia, Roberto Ameruso – gli immobili abbandonati. Al momento ne abbiamo contati una ventina e la gran parte sono di proprietà’ di persone che non hanno più’ interesse a tenerle perché’ vivono da tempo lontano dalla Calabria“.

Una proposta questa che vuole cambiare una realtà che purtroppo troppi piccoli borghi stanno affrontando. Il primo cittadino si dice fiducioso per la proposta. “Abbiamo stilato un Regolamento per acquisire queste case al patrimonio comunale. Il passaggio successivo sara’ l’approvazione di un bando rivolto alle giovani coppie. Stiamo valutando anche la possibilità’ di evitare agli acquirenti le spese notarili, con una cessione a titolo gratuito degli immobili – continua il sindaco – Abbiamo già riscontrato che ci sono coppie interessate alla proposta e proprietari disposti a cedere gratuitamente i loro immobili”

Lo spopolamento dei piccoli comuni

Secondo il censimento dell’Istat, dal 2012 negli ultimi 6 anni in Italia si è assistito ad una vera e propria fuga dai piccoli borghi. le stime parlano infatti di circa 74000 persone che sono partiti dai comuni per andare nelle grandi città. Anche lo stesso Presidente della Repubblica, Sergio Matterella, poco più di un anno fa era intervenuto esternando la sua preoccupazione nei confronti di questo problema. “Occorre evitare lo spopolamento e il depauperamento dei territori, fenomeni forieri di disgregazione e dissesto: è questa una condizione di coesione sociale, oltre che di tutela dell’integrità dei nostri territori. L’abbandono delle periferie provoca rovina anche dell’ambiente circostante, mentre la riqualificazione e il rilancio portano invece una crescita di valore e di opportunità in un territorio più ampio”.

L’esempio di Baolato

Circa trentanni fa lo stesso problema di Tarsia era accaduto a un altro comune in provincia di Catanzaro, Badolato, che era stato, dal sindaco dell’epoca, letteralmente messo in vendita. A trentanni di distanza, si può oggettivamente affermare che questa decisione è stata la salvezza del paesino. Da ogni parte di Italia infatti all’epoca si erano fatti avanti in tantissimi per ristrutturare case e stabilirsi nel borgo. Ma non solo dall’Italia. Anche tantissimi stranieri, provenienti soprattutto dal nord europa, avevano deciso di ripopolare questo piccolo paradiso italiano.