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Piemonte, frana interrompe Statale 34 tra Canero e Canobbio

Frana Cannero

Piemonte: una frana è caduta sulla statale 24 del Lago Maggiore nella zona di Cannero, bloccando la circolazione. Nessun ferito, ma notevoli disagi.

Le abbondanti precipitazioni occorse negli scorsi giorni hanno causato il distacco di una frana che ha investito la statale 34 del Lago Maggiore in località Cannero, in provincia di Verbania

La frana è caduta intorno alle 10 del mattino dalla parete rocciosa vicina ai Castelli di Cannero, interrompendo la viabilità. Sul posto sono intervenute squadre dei Vigili del Fuoco e delle forze dell’ordine. Sulla strada sono quindi presenti quelli che il sindaco di Cannobio Giandomenico Albertella ha definito “Notevoli massi”.

Seconda frana nello stesso punto

La frana è caduta nello stesso punto in cui il 18 marzo del 2017 un motociclista svizzero era rimasto ucciso, investito dai detriti distaccatasi dalla montagna proprio al momento del suo passaggio. In seguito al tragico incidente sono stati fatti dei lavori di rinforzo della parete rocciosa che sovrasta la strada. In particolare, stando a quanto affermato da Albertella, “Il comune era intervenuto sul versante, mentre Anas aveva sistemato delle reti con chiodature”. Secondo il primo cittadino, questa mattina “Si è staccata un pezzo di questa rete e i sassi sono scesi sulla strada”. Nonostante non si siano registrati feriti, l’interruzione della via di comunicazione causa forti disagi ai residenti della zona.

Per gli studenti delle superiori residenti a nord della frana sono stati organizzati dei battelli che fermeranno a Intra, Verbania e Canobbio.

Secondo il sindaco, per motivi di sicurezza “Sarà necessario almeno qualche giorno di chiusura della strada”, che rimarrà comunque chiusa almeno fino a sabato 10 novembre. Per avere indicazioni più precise sulle tempistiche di ripristino della viabilità bisognerà però aspettare i risultati dei rilievi effettuati dalla squadra di geologi inviata dall’Anas sul posto. Si preannunciano quindi giorni di grossi disagi alla circolazione, sopratutto per tutti i lavoratori transfrontalieri della zona