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Frode fiscale, indagati 18 manager della banca svizzera Pkb

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Indagati 18 "relationship manager" della banca svizzera Pkb perché avrebbero aiutato i clienti a nascondere 400 milioni di euro al fisco italiano.

Sarebbero oltre 400 i milioni di euro portati a Lugano da circa duecento clienti della Privat Kredit Bank (Pkb), che controlla anche l’italiana Cassa Lombarda. In base all’inchiesta della Guardia di finanza, coordinata dal procuratore di Milano Francesco Greco e dal pubblico ministero Elio Ramondini, questi soldi sarebbero stati nascosti al fisco italiano e fatti riemergere con la “voluntary disclosure”.

Riciclaggio e frode fiscale

Diciotto manager della banca svizzera Pkb sono finiti però indagati per riciclaggio e frode fiscale perché, è questo il capo d’accusa, avrebbero aiutato i clienti italiani ad evadere le tasse. L’ipotesi è che le persone finite sotto indagine, i cosiddetti “relationship manager”, abbiano costituito in Italia una “stabile organizzazione occulta” allo scopo di procacciare clienti e aiutarli a nascondere i soldi all’estero.

“Stiamo monitorando anche altri istituti e le indagini non si fermeranno qui” assicura però il procuratore. Grazie ad una lista creata dall’Agenzia delle Entrate in base ai dati raccolti sulla “voluntary disclosure“, la Procura ha individuato “250 banche estere dove sono stati depositati i soldi”, fatti poi rientrare in Italia.

L’indagine è partita difatti dopo quella aperta nel 2014, sempre dalla procura di Milano, nei confronti del Credit Suisse, in base alla quale era emerso che i manager di questa banca avevano una sorta di “manuale” per aggirare i controlli. Greco ha però spiegato che un altro “manuale” è stato scoperto essere in uso in un’altra banca estera, su cui gli investigatori stanno attualmente lavorando.