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Morta Mariasilvia Spolato: la prima donna a fare coming out

Mariasilvia Spolato

Mariasilvia Spolato è stata la prima in Italia a dire pubblicamente "Io amo una donna". Era il 1971, perse il lavoro è divenne una senzatetto.

Solo poco prima di morire Mariasilvia Spolato si è lasciata fotografare per la prima volta, da Lorenzo Zambello. Aveva una laurea con 110 e lode in matematica e una cattedra in Università, autrice alla fine degli anni Sessanta di libri per gli studenti pubblicati da Fabbri e Zanichelli. Insieme ad Angelo Pezzana nel 1971 fondò la rivista “Fuori”, divenuta poi la prima organizzazione gay del nostro Paese. Nel 1972 fu la prima in Italia a fare coming out e dire “Io amo una donna”.

La prima in Italia a dire “amo una donna”

L’8 marzo di quell’anno Mariasilvia Spolato partecipò ad una manifestazione femminista a Roma dove esibì senza paura, rompendo ogni tabù, un cartello con scritto “Liberazione omosessuale”. La foto finì sul settimanale Panorama e l’Università la licenziò. Dopo essere stata allontana anche dalla famiglia, Mariasilvia Spolato si spostò di città in città fino a quando non raggiunse Bolzano.

Per anni ha vagato per le strade, come senzatetto, sempre alla ricerca di libri e riviste da leggere. Alla fine degli anni ’90 contrae una brutta infezione alla gamba, e fu accolta in un rifugio della Caritas. A riportare la notizia della scomparsa di Mariasilvia Spolato è stato il quotidiano Altoadige.it che spiega come la donna sia morta all’età di 83 anni in una casa di riposo.

Sul quotidiano il fotografo Lorenzo Zambello ricorda: “Tutti gli operatori di Villa Armonia sono rimasti colpiti e addolorati, Silvia aveva conquistato i cuori di tutti”. “Come fotografo – aggiunge – è stato un grande onore per me poterla fotografare, infatti non amava essere ripresa. Questa primavera, mentre facevo ritratti degli ospiti di villa Armonia, è stata lei a venire da me”.