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Massimo Bossetti chiede trasferimento nel carcere di Bollate

Massimo Bossetti

“Non l'ho mai visto così arrabbiato”, ha detto consulente della difesa di Massimo Bossetti. L'incriminato chiede trasferimento a Bollate

La Cassazione ha confermato l’ergastolo per Massimo Bossetti, condannato in primo e secondo grado per l’omicidio di Yara Gambirasio, la giovane ginnasta di 13 anni il cui corpo venne ritrovato il 26 febbraio 2011 in un campo a Chignolo d’Isola, nella bergamasca, a pochi chilometri da Brembate di Sopra, suo paese natio. Per l’incriminato sarà una “mazzata durissima ma saprà reagire, le strade non sono finite. Con pazienza e con fiducia bisogna rimettersi al lavoro, qualcosa ancora si può fare”. Così aveva fatto sapere il legale di Bossetti, Claudio Salvagni. Quindi aveva aggiunto: “Tanta gente crede in lui, faremo tutto il possibile per cercare di affermare la sua innocenza”. “Giustizia è fatta ma non c’è soddisfazione”, era stata la reazione del legale di parte civile nel processo per l’omicidio di Yara Gambirasio all’indomani della sentenza.

Dopo la condanna, il presunto assassino di Yara ha chiesto il trasferimento nel carcere di Bollate.

Massimo Bossetti, la richiesta di trasferimento

“Non ho mai visto Massimo così arrabbiato”. Ha fatto sapere Ezio Denti, criminologo e consulente della difesa di Bossetti. Lo ha detto ai microfoni di Pomeriggio Cinque dopo un colloquio durato più di un’ora con il muratore bergamasco, in carcere per l’omicidio di Yara Gambirasio.

Stando alle ultime notizie rese note, l’uomo, per poter lavorare “vuole andare a Bollate perché altrimenti non fa nulla, non ha un motivo per svegliarsi al mattino”. La richiesta sembrerebbe accolta e già dalla seconda settimana di novembre Bossetti potrebbe essere spostato nel carcere milanese. Intanto la famiglia continua ad appoggiarlo e aiutarlo: “Massimo non perderà mai il supporto e l’amore della moglie”, hanno fatto sapere.