Marta Lodola Dopo un lungo interrogatorio un uomo di cinquantotto anni ha confessato di essere il responsabile della morte dell’anziana madre, Elvira Marchioni, di anni ottantacinque. L’episodio si è svolto nella notte tra mercoledì 7 e giovedì 8 novembre, in via Emilio Salgari, nel quartiere Pilastro di Bologna. L’uomo viveva da sempre con la madre, i due non avevano parenti: erano soli. Il cinquantottenne ha perso il lavoro tre anni prima dell’episodio e da quel momento si è occupato dell’accudimento della donna. “Ho sbroccato – ha confessato – Non ce la facevo più, l’ho accudita per anni da solo ma con me è sempre stata dura“.
Strangola la madre, la dura confessione
Inizialmente il decesso dell’ottantacinquenne Elvira Marchioni era stato attribuito a cause naturali. Gli esami sul corpo della donna, hanno però fatto emergere alcune incongruenze con tale supposizione. Il figlio dell’anziana aveva chiamato il pronto intervento raccontando che la madre era morta a causa di un boccone che le era andato di traverso. Interrogato dalla Polizia sono emerse troppe contraddizioni, così, in un lungo sfogo, l’uomo ha confessato.
Sembra che in un attacco d’ira il cinquantottenne abbia aggredito la madre, strangolandola fino a ucciderla. L’uomo ha spiegato che i rapporti tra loro erano sempre stati difficili, ma che negli ultimi tre mesi la situazione era degenerata. “Non lavoravo più, ero sempre con lei, ho fatto il possibile. E lei mi ha sempre dato del fallito” ha raccontato. Poi ha ringraziato gli agenti che lo stavano interrogando: “Grazie per avermi ascoltato, siete stati i primi a farlo. Avrei dovuto chiedere aiuto prima“.
