Paola Marras Non c’è la fatta a vincere la sua battaglia contro la leucemia. Samuele Calligaris, 8 anni di San Giovanni al Natisone (Udine), è morto lasciando nella disperazione non solo i genitori e la sorellina ma tutta la comunità. Il sindaco Valter Braida proclamerà infatti un momento di lutto cittadino in occasione dei funerali del bambino, che si svolgeranno sabato 10 novembre 2018 nella chiesa di Villanova dello Judrio.
La forza di Samuele
“Era un bambino che aveva tanto coraggio e che ha affrontato con forza e serenità la sua malattia, anche negli ultimi giorni di sofferenza non si era abbattuto ed è stato lui che ha voluto fare ritorno a casa dall’ospedale pediatrico Bambin Gesù per vivere gli ultimi istanti della sua vita nella sua cameretta. È un dolore straziante che viviamo nel suo ricordo, nel suo sorriso e nella forza dimostrata nel lungo calvario” dichiara il papà Stefano Calligaris a Il Messaggero Veneto. Il figlio, Samuele, è morto infatti all’età di 8 anni, dopo aver combattuto per un paio di anni contro la leucemia.
I medici hanno diagnosticato la terribile malattia quando il bambino aveva appena 6 anni e stava finendo l’asilo a San Giovanni al Natisone, in Friuli, dove Samuele viveva con i genitori e la sorellina. Inizialmente le cure sembrano aver ottenuto il risultato sperato. Il piccolo torna infatti a scuola e inizia anche a giocare a calcio nella Serenissima di Pradamano. Poi, improvvisamente, la ricaduta.
Lutto cittadino
Samuele è stato dapprima ricoverato a Trieste per poi essere trasferito all’ospedale pediatrico del Bambin Gesù. A Roma è stato sottoposto anche ad un trattamento sperimentale, ma il male è riuscito comunque a prendere il sopravvento strappando Samuele alla sua famiglia e agli amici. Lo piangono infatti tutti i compagni di classe e di squadra, compreso l’allenatore a cui era molto legato. Il funerale di Samuele si svolgerà sabato 10 novembre 2018 nella chiesa di Villanova dello Judrio.
Il sindaco Valter Braida è intenzionato a proclamare un momento di lutto cittadino e predisporre un pullman per consentire ai bambini della terza elementare, classe che frequentava “Samu”, di assistere in gruppo alle esequie. Braida precisa infatti che tutta la comunità partecipa “con un sentimento di rispetto e vicinanza a un triste momento che nessuno vorrebbe e alla straziante sofferenza dei genitori del bimbo”.
