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Tentato stupro, pugni allo stomaco e coltello alla gola

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Nei margini urbani di Lamezia, un marocchino ha brutalmente aggredito una giovane rumena

Nel biennio 2015-2016 l’Istat ha stimato che il 4,1% delle ragazze con di 30 anni è stata vittima di uno stupro quando erano ancora minorenni. In aumento anche la percentuale dei figli che hanno assistito a episodi di violenza sulla propria madre (dal 60,3% al 64,8% tra il 2006 e il 2014) e di quelli che sono stati direttamente coinvolti. Nonostante si assista a una leggera riduzione della violenza nel suo complesso (tra il 2006 e il 2014), restano stabili le quote di donne vittime di violenza estrema (stupri e tentati stupri) e delle forme più efferate di violenza (uso o minaccia di usare una pistola o un coltello). Tristemente e drammaticamente aumentata anche la gravità delle violenze sessuali e fisiche. Nel complesso quasi una donna su tre ha subito una qualche forma di violenza fisica o sessuale, il 3% (652 mila donne) ha subito stupro e il 3,5% (746 mila) tentato stupro.

Le cronache calabre riportano l’ennesimo, ripugnante, episodio, avvenuto in data 9 novembre 2018. Il tentato stupro ha avuto luogo in condizioni di estremo degrado sociale, nei margini urbani di Lamezia, dove un marocchino ha aggredito brutalmente una giovane rumena.

Tentato stupro a Lamezia

E’ stata una pattuglia dei carabinieri a salvare la donna finita nelle grinfie del suo orribile aguzzino. Durante i quotidiani servizi di controllo sul territorio, gli agenti hanno avuto modo di intervenire tempestivamente e mandare all’aria i piani criminali dell’immigrato marocchino 34enne. I carabinieri hanno arrestato l’uomo, irregolare in Italia. Su di cui gravano le accuse di tentata violenza sessuale e minaccia aggravata.

Nel tenebroso silenzio notturno, nella zona periferica intorno all’ex zuccherificio di Sant’Eufemia, gli uomini dell’Arma riescono a intercettare le grida disperate di una donna che provengono da quel capannone dismesso. Guidati da quelle stilla, i militari riescono a raggiungere velocemente la giovane che, visibilmente terrorizzata, sta cerando di fuggire. Avvicinata e messa in salvo dai carabinieri, la donna ha raccontato quanto vissuto.

Fa rabbrividire il racconto di una violenza sventata per miracolo. Sembrerebbe che l’immigrato nordafricano volesse abusare di lei dopo averla pestata di botte. I due stavano dormendo insieme quando l’uomo ha risvegliato la donna sferrandole un pugno allo stomaco quando ancora stava dormendo. Poi ha minacciato la giovane puntandole al collo un coltello a serramanico. La vicenda tanto efferata e inquietante si è conclusa con l’arresto dell’uomo, rinchiuso nel carcere di Catanzaro.