Andrea Cerabolini Una imprenditrice di 48 anni è rimasta uccisa nel corso di lunedì 12 novembre a causa di un’incidente sul lavoro. Rita De Vellis, originaria di Strangolagalli, ma da tempo residente in Puglia, era impegnata a dirigere alcune operazioni di carico e scarico merci nelle campagne di Torremmaggiore, comune del foggiano, quando è stata fatalmente investita da un muletto guidato da uno dei suoi dipendenti. L’uomo, un cinquantenne originario del posto, manovrando in retromarcia non avrebbe visto la quarantottenne, schiacciandola con il mezzo.
Nonostante gli immediati soccorsi – prestati prima dai presenti, e poi dal personale del 118 giunto sul posto con una ambulanza – per la donna non c’è stato niente da fare, e i paramedici non hanno potuto fare altro che dichiararne il decesso sul posto.
Aperta una indagine sulla morte
Sul luogo dell’incidente anche i Carabinieri, che hanno posto sotto sequestro l’intera area, oltre che il mezzo coinvolto. I resti della donna si trovano ora presso l’obitorio degli Ospedali Riuniti di Foggia, e la magistratura ha disposto l’autopsia sul corpo della 48enne. Mentre gli inquirenti hanno avviato una indagine per omicidio colposo nei confronti dell’operaio alla guida del muletto che ha fatalmente investito la titolare.
Una vicenda che per l’avvocato Giampiero Vellucci non sarebbe però del tutto chiara. Secondo il legale, infatti, “Le circostanze anomale risiedono nel fatto che il tutto è avvenuto in un momento di piena e massima visibilità e con un muletto che tutti sanno che osserva una velocità di percorrenza molto modesta”. La donna lascia il marito e tre figli, che, assicurano, vogliono ora arrivare a capire le esatte dinamiche dell’ennesimo incidente sul lavoro.
