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Taranto, si spezza gru: chi sono due operai morti

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Due uomini, Giovanni Palmisano e Angelo d'Aversa, sono morti dopo che la gru su cui stavano lavorando si è spezzata. L'incidente martedì mattina

Ennesima notizia di vittime sul lavoro, che aggiunge nuove vittime al sempre più lungo elenco delle morti bianche. Un elenco il cui peso, data la sempre maggiore consistenza, si fa via via più insopportabile. E nel quale siamo oggi chiamati ad aggiungere due nomi. Giovanni Palmisano e Angelo d’Aversa sono infatti deceduti nella mattinata di martedì 13 ottobre a Taranto, quando il braccio meccanico della gru su cui stavano lavorando ha ceduto, spezzandosi, e facendo precipitare i due in oltre dieci metri di vuoto. E mentre Angelo d’Aversa sarebbe morto sul colpo, Giovanni Palmisano era ancora vivo all’arrivo dei soccorsi. Ma i danni provocati dalla caduta erano troppo gravi, e a nulla è servito l’intervento dei paramedici. È infatti anche lui deceduto di li a poco, nel corso del trasporto in ospedale.

Da un primo rilievo effettuato dagli ispettori del Servizio per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro, sembrerebbe che i due non fossero legati ad alcuna corda di sicurezza, come sarebbe invece richiesto dalla legge. Ma spetterà ora alla Questura di Taranto, con il coordinamento della Procura, appurare l’esatta dinamica dei fatti e le eventuali responsabilità.

Numerosi i messaggi di cordoglio

Un gran numero di persone residenti a Locorotondo si è associata al lutto dei familiari del trentaduenne, molto conosciuto in zona. Moltissimi i messaggi di addio apparsi sui social network, tra i quali quello della squadra di calcio locale, di cui era vivace sostenitore. “Società, squadra e staff A.C. Virtus Locorotondo 1948 esprimono tutto il loro cordoglio e si uniscono al dolore della famiglia per la prematura perdita del caro Giovanni Palmisano, nostro caloroso tifoso”, si legge su Facebook. Simili messaggi anche dalle società delle città vicine, a testimonianza della passione per il mondo dello sport che apparteneva al giovane lavoratore.

Nonostante il numero record di morti sul lavoro, la questione della sicurezza sul lavoro sembrerebbe quindi non riuscire a fare breccia nell’agenda politica. E come simili tragedie sembrerebbero suggerire, purtroppo, quello della sicurezza continua ad apparire come un concetto che fatica ad affermarsi. Oltre che nella legislazione e nei regolamenti, nelle stesse abitudini dei lavoratori italiani.