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Marianna Pepe, esito dell'autopsia: mix di alcol e farmaci

Marianna Pepe

Un mix di farmaci, alcol e altre sostanze avrebbero portato alla morte dell'ex campionessa azzurra. Questo l'esito dell'autopsia

Se n’è andata Marianna Pepe, campionessa azzurra nel tiro a segno. Una carriera soddisfacente la sua, ricca di premi ed emozioni, iniziata nel 1992 alla TSN Ospicina con Antonio Verlicchi. La sua specialità è stata la carabina sportiva 3 posizioni, con cui tra il 2000 e il 2004 ha conquistato ben cinque titoli nazionali. Vanta anche esperienze con il tiro da terra e la carabina ad aria compressa. Nella 50 metri 3 posizioni, si è fatta conoscere anche a livello europeo collezionando nel settembre 2005, l’ottavo posto al campionato continentale.

Il decesso avvenuto per cause ancora da definire. Per questo le autorità giudiziarie hanno aperto un’inchiesta. Moltissimi i messaggi di cordoglio anche sui social network. In quanto caporalmaggiore dell’esercito era molto conosciuta negli ambienti delle forze armate. E’ stata trovata senza vita nel suo appartamento a Muggia, cittadina in provincia di Trieste, dove viveva con il figlio di 5 anni. Le autorità proseguono nel far luce sull’accaduto. Una brillante carriera in passato, ma una vita privata difficile segnata anche dalla depressione. In molti descrivono l’ex compagno come una persona violenta, tanto che Marianna si sarebbe rivolta in passato anche al Goap, il centro antiviolenza di Trieste.

L’esito dell’autopsia sul corpo della pluricampionessa azzurra è stato reso noto nella giornata di mercoledì 14 novembre 2018. L’effetto alterante e devastate provocato (così si presume) da un mix di sostanze potenzialmente molto pericolose le ha tolto la vita.

Svolte nella morte di Marianna Pepe

Una grave insufficienza cardiorespiratoria provocata dall’assunzione di farmaci, alcol e probabilmente altre sostanze.

Marianna Pepe

Sarebbe questo (stando alle prime indiscrezioni) l’esito degli esami autoptici svolti nel tardo pomeriggio di mercoledì 14 novembre 2018. Per stabilire con esattezza quali sostanze la donna abbia assunto occorrerà attendere l’esito degli esami tossicologici previsto per i prossimi giorni. La campionessa non aveva neanche 40 anni.