Paola Marras Entra nella farmacia di via Boifava 31 a Milano con in volto un passamontagna, che fa scorgere solo le pupille nere, e in mano una Beretta. “Muoveva la pistola, urlava e rideva, come se non riuscisse a stare ferma” racconteranno poi le due dottoresse dall’altra parte del bancone. Il passamontagna serviva anche per non far vedere il tatuaggio a forma di cuore spezzato disegnato sotto l’occhio. Ad impugnare l’arma infatti è Micol Chessa, una ragazza di appena 18 anni che sogna di fare la tatuatrice. Non è chiaro come sia finita a fare la rapinatrice, insieme ad altri due giovani.
Micol Chessa diventa rapinatrice
Martedì 13 novembre 2018 hanno assaltato la farmacia del quartiere Gratosoglio ma, precisano le dottoresse, la pistola non le è stata mai puntata contro. “Sventolava” da una parte all’altra con la ragazza che urlava: “Non abbiate paura, non vi facciamo nulla. Dateci i soldi”. Dopo aver preso qualche centinaio di euro i tre sono scappati in scooter ma la loro fuga è durata poco più di quattro ore.
Intercettati da una volante, i baby rapinatori si sono infatti schiantati con il motorino contro le barriere di un ponte pedonale. Micol Chessa a quel punto cerca di sparare contro gli agenti: sono due i proiettili esplosi ma l’unico risultato è stato quello di colpire e ferire alla mano uno dei due complici, un 19enne marocchino con precedenti per droga.
La prima ad essere arrestata è stata proprio la 18enne, fino a quel momento incensurata, mentre il giovane è stato fermato quando è dovuto ricorrere alle cure dei medici. Il giorno dopo invece le forze dell’ordine hanno arrestato un cittadino italo-serbo e un uomo di origine egiziana, per reati connessi alla rapina in farmacia.
