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Desiree, il quarto uomo arrestato di difende: "Rapporti consensuali"

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Ascoltato dal gip il quarto uomo arrestato, Yusif Salia, per la morte e la violenza sessuale subita da Desiree: "Il rapporto era consensuale".

Nella giornata di mercoledì 14 novembre 2018 è stato interrogato il quarto uomo arrestato per le violenze e la morte di Desiree Mariottini. L’uomo, Yusif Salia, è un trentaduenne di nazionalità ghanese. L’accusa nei suoi confronti è quella di aver violentato e lasciato morire la giovane sedicenne.

Il ghanese è stato interrogato dal gip Maria Paola Tomaselli dopo essere stato arrestato il 26 ottobre in provincia di Foggia. Il 32enne ha riferito di aver avuto un rapporto sessuale consensuale con la giovane donna la sera prima dell’omicidio. Inoltre, Salia ha anche detto di non conoscere la vera età di Desiree e che era convinto fosse maggiorenne. La donna, poi, sarebbe stata trovata morta a causa di un mix letale di farmaci e droga.

Il legale di Yusif Salia ha aggiornato la versione dei fatti: “Yusif pensava che Desiree avesse vent’anni. La sera del 18 ottobre sono entrati insieme nel container di via dei Lucani e hanno consumato un rapporto sessuale consensuale“. Successivamente poi il pusher ghanese è stato arrestato nel ghetto di Borgo Mezzanone ed è stato trovato in possesso di una grande quantità di sostanze stupefacenti.

Il caso della morte della giovane ragazza è nell’occhio del ciclone: dopo che ai primi due uomini, Chima Alinno e Brian Minthe, è stata derubricata l’accusa di omicidio e di stupro di gruppo, le forze dell’ordine sono alla caccia della verità e quindi dei colpevoli. Il Tribunale del Riesame è ora al lavoro per decidere le prossime mosse della Procura.