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Esplosione in fabbrica fuochi d'artificio: due i morti

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Non ce l'ha fatta Giovanni Rizzo, il 41enne operaio rimasto gravemente ustionato dopo l'esplosione della fabbrica di fuochi d'artificio di Arnesano.

L’esplosione della fabbrica di fuochi d’artificio “Pirotecnica” dei fratelli Cosma ad Arnesano (Lecce) causa una nuova vittima. Morto l’operaio rimasto gravemente ustionato dopo la deflagrazione, il 41enne Giovanni Rizzo di Carmiano. Nell’incendio, provocato forse da un guasto al macchinario per l’asciugatura dei colori, era rimasto ucciso il 19enne Gabriele Cosma, figlio del proprietario della ditta.

Muore l’operaio ustionato grave

E’ salito purtroppo a due il bilancio dei morti dell’esplosione avvenuta il 9 novembre 2018 ad Arnesano nella fabbrica di fuochi d’artificio “Pirotecnica” dei fratelli Cosma, situata in via Palombara in località Riesci (Lecce). A causa delle gravi ferite riportate era morto, poco dopo il ricovero, il 19enne Gabriele Cosma, figlio del proprietario della ditta.

Erano invece due i feriti, uno per fortuna non grave mentre l’altro era stato trasportato con codice rosso all’ospedale “Perrino” di Brindisi. L’uomo, il 41enne Giovanni Rizzo di Carmiano, aveva riportato ustioni sul 95 per cento del corpo. L’operaio era stato ricoverato infatti nel reparto Grandi Ustioni. Nonostante le cure dei medici, il 41enne è deceduto per le gravi lesioni riportate. Il Quotidiano di Puglia racconta, in base a testimonianze raccolte a Carmiano, che Giovanni Rizzo conosceva bene quel lavoro così pericoloso.

Le indagini sull’incidente sono ancora in corso. In base alle prime ricostruzioni, a provocare l’esplosione potrebbe essere stata una scintilla improvvisa generata dal macchinario per l’asciugatura dei colori. Per il momento è indagato Dario Cosma, il padre del 19enne morto nonché proprietario dell’azienda. Al momento della deflagrazione, che ha causato il crollo della tettoia dello stabilimento, poco distanti c’erano anche Dario Cosma e degli zii paterni del ragazzo rimasto ucciso, tutti illesi.