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Ultrà della Roma sanguinante, il Brasiliano: "non è giusto"

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Massimiliano Minnocci, l'ultrà della Roma detto Il Brasiliano, su Instagram fornisce la sua versione dei fatti accaduti a Pietralata, dopo un fermo.

Massimiliano Minnocci, detto Brasile o Il Brasiliano, ultrà della Roma, fornisce la sua versione dei fatti riguardo la foto apparsa nei giorni scorsi sui social nella quale appare con il volto sanguinante, tenuto fermo da alcuni poliziotti. Il ragazzo era stato fermato da una pattuglia il 6 ottobre 2018 a Pietralata, quartiere di Roma, a margine di una manifestazione di Casapound.

Il Brasiliano cambia versione

“Devo ringraziare alcuni componenti delle forze dell’ordine che mi hanno trattato con i guanti bianchi. Si sono comportati egregiamente con me, non mi hanno toccato, anche perché nun me dovevano toccà. Dato che sono ancora in causa, diciamo che non posso dire tutto: ci sono personaggi che si sono comportati bene e alcuni non benissimo” affermava solo qualche giorno fa in una delle sue tante dirette social Massimiliano Minnocci, detto Brasile o il Brasiliano, ultrà della Roma. Il 6 ottobre 2018 il Brasiliano venne fermato dalla polizia nel quartiere Pietralata a Roma, a margine di una manifestazione di Casapound.

Poco dopo comincia a circolare su Facebok un video dove si vede Massimiliano Minnocci che inveisce contro gli agenti che lo circondano. Successivamente, viene postata anche una foto dell’ultrà con la faccia sanguinante, appoggiata su una sorta di scatola. “Vorrei chiedere ai poliziotti, perché girava quella foto? Se non fosse girata non avrei mai detto nulla. L’avete messa per dire ‘questo è il Brasiliano, guardate come lo trattamo’” dice ora Massimiliano Minnocci in un altro video postato su Instagram. Il ragazzo in questa diretta cambia di fatto versione su quanto avvenuto il 6 ottobre scorso.

“Sono uscite cose successe un mese fa. Prima un video che solo le forze dell’ordine potevano avere perché è stato girato da loro. – dice – Siccome non ho nulla da nascondere l’ho preso e l’ho postato sui miei social”. E’ il video dove si vede il Basiliano circondato da poliziotti ai quali urla frasi del tipo “me te magno a mozzichi”. Poi, Massimiliano parla della foto circolata sui social: “Sono stato messo con la testa su una cassetta della frutta. Ero a terra, faccia ricoperta di sangue, come un cane e legato come un salame”. “Io sono borderline, quando mi hanno arrestato dovevano portarmi al Pertini – dichiara l’ultrà romanista – perché ero sanguinante, mi ero tagliato da solo“. Lui sostiene invece che nel video si sente: “Portiamolo in questura che ce lo cuciniamo”. “Quando succede qualcosa a noi dobbiamo dire che siamo caduti dalle scale. – sostiene ancora – Non sono uno stinco di santo, ma non è giusto che io venga trattato così”.