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Monte Bianco, identificati corpi trovati: sono due ventenni

alpinismo

Dopo 17 anni sono stati identificati i cadaveri di Hasan Tarim e Frank Cristian Bar, due alpinisti tedeschi morti durante la scalata del Monte Bianco.

Poco più di un anno è passato dal ritrovamento di alcuni resti umani nel ghiacciaio Miage di Courmayeur (Aosta). Infatti, il 23 agosto 2017, sul lato italiano del Monte Bianco, a quota 2500 metri, furono ritrovati dal Soccorso Alpino della Gfd alcune ossa umane in stato avanzato di decomposizione. I corpi identificati appartenevano a Hasan Tarim, meccanico di Norimberga con origini turche, e Frank Cristian Bar, infermiere presso l’ospedale di Norimberga.

La ricostruzione

Nel giugno 1992 i due alpinisti tedeschi decisero di provare a scalare il Monete Bianco, partendo dal famoso rifugio Grand Muletes, sul versante francese. I due uomini decisero di partire nonostante le pessime previsioni meteorologiche: fatale infatti, molto probabilmente, furono le avverse condizioni climatiche. Entrambi si persero fino a precipitare sul ghiacciaio del Dome che confina con quello del Miage. A diciassette anni di distanza alcuni operatori del Soccorso Alpino, informati da un escursionista, intervennero sul posto dove, con i resti dei cadaveri, trovarono anche alcune borse contenenti i documenti dei due uomini.

I documenti, molto danneggiati, lasciarono capire alle forze dell’ordine le origini dei due cadaveri: la Germania. La polizia si mise in contatto immediatamente con il Consolato Tedesco di Milano per avere una lista completa delle persone scomparse in Germania, ma nessun risconto fu ritrovato.

Dopo alcune indagini più approfondite e lo studio dei resti biologici, le forze dell’ordine sono riuscite a risalire ai due uomini scomparsi. Uno dei più grandi misteri dell’alpinismo italiano è ora stato risolto.