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Morta 11enne dopo trapianto di cuore: "Amici inconsolabili"

trapianto cuore

Aveva solo 11 anni e un trapianto di cuore alle spalle. Se n'è andata la piccola Noemi

A un anno e mezzo aveva già avuto tre cuori. Una storia commovente che ha dell’incredibile. Il primo quello con cui Noemi è nata, non funzionava bene e metteva a rischio la sua vita. Così è arrivato il secondo: il “cuore di Berlino” (dalla città dove si costruisce la macchina che sostituisce la funzione del muscolo cardiaco), collegato alla bimba. La stessa equipe medica, qualche mese dopo, le ha tolto dal petto i quattro tubi usati per tenerla in vita e le ha impiantato il cuore di una piccola donatrice morta a Cesena. Un’operazione delicata e un trattamento rischioso. Ma Noemi ce l’ha fatta, è cresciuta in ospedale circondata dall’affetto dei suoi genitori e di tutti i suoi cari, circondata da peluche e giocattoli. Tuttavia, nel tardo pomeriggio di domenica 18 novembre 2018 mamma e papà hanno trovato la bambina morta nella sua cameretta a Bomporto, in provincia di Modena. Aveva solo 11 anni.

Trapianto cuore, Noemi non ce l’ha fatta

Il cuore della piccola Noemi Nesi ha smesso di battere domenica pomeriggio. La bambina era nata con una grave malattia cardiaca. Ha vissuto i primi nove mesi della sua vita attaccata a un “cuore artificiale” (di solito la durata massima è di tre mesi ) prima di trovare un donatore che le salvasse la vita. Da allora, nonostante alcune disabilità, la piccola ha vissuto una vita normale e amava andare a scuola. Le maestre dicono di lei: “La bellezza di questa bambina ci fa dire che la disabilità è una vera ricchezza. Da quando era arrivata da noi, circa un anno e mezzo fa, era riuscita a cambiarci tutti in meglio. I bambini l’adoravano e lei adorava loro e noi”.

Alle 17:45 di domenica la terribile scoperta dei genitori: i soccorsi sono arrivati sul posto, ma i tentativi di rianimarla sono stati vani. Le insegnanti, all’indomani della tragedia, hanno fatto sapere che: “I bambini sono inconsolabili. Noi lo siamo altrettanto al punto che siamo tutti supportati da uno psicologo“. E’ proprio alle maestre che è stato affidato il duro compito di informare i compagni di classe sulla prematura scomparsa della bambina: “Noemi non è venuta, il suo cuoricino era stanco di battere, ma sarà sempre con noi, voi ricordatela sempre allegra e lei da lassù continuerà a sorriderci”, hanno detto dolcemente e commosse.