Paola Marras “Conosco la storia ma non conosco Silvia di persona” racconta Roberto Vecchioni. Il cantautore infatti è tra i vicini di casa della famiglia di Silvia Costanza Romano, la volontaria italiana rapita in Kenya nella notte tra il 20 e il 21 novembre 2018. Quando non è in Africa, la 23enne vive in un quartiere residenziale nella zona Est di Milano, dove è nata e cresciuta.
Vecchioni: non vado in Kenia da 10 anni
La famiglia della giovane si attiene alle indicazioni della Farnesina, spiegando che al momento non hanno “nulla da dichiarare, siamo anche noi in attesa di conoscere gli sviluppi della vicenda”, come ha spiegato la madre dopo il rapimento. Stando agli ultimi sviluppi, Silvia Romano non sarebbe stata rapita da jihadisti ma da semplici “banditi”. Dopo l’arresto di 14 persone, sembra che sia stato identificato (ma non ancora fermato) il presunto sequestratore a capo del commando entrato in azione a Chakama nella notte tra il 20 e il 21 novembre 2018.
A parlare quindi è qualche vicino di casa, tra cui anche Roberto Vecchioni. “Certo che per il Kenya questo non è un momento facile, io avevo una casetta a Watamu, sotto Malindi ma non vado da 10 anni perché è diventato abbastanza pericoloso” confessa il cantautore come riporta Repubblica.it. “In questi ultimi tempi ci sono state diverse intrusioni in villa ed è cambiato tutto. – aggiunge il 75enne – La colpa è nostra, dei colonizzatori. Comunque mi spiace tantissimo per la ragazza”.
Roberto Vecchioni ci tiene però a rispondere a chi, sui social, afferma che Silvia Romano se l’è andata a cercare. “Questa è una cretinata mai vista, una cosa che non voglio nemmeno sentire dire: ognuno è libero di andare dove vuole ma purtroppo questo odio fa parte della mentalità di oggi”, osserva il professore.
