Sabrina Rossi L’aggressione è avvenuta intorno a mezzanotte tra giovedì 22 e venerdì 23 novembre 2018, nella zona della stazione di Milano Certosa in via Mambretti. Un uomo di 34 anni di origine egiziana si aggirava nella zona armato di martello urlando frasi sconnesse. Continuava, stando a quanto affermano i testimoni a colpire i muri dei palazzi e le palizzate dei cantieri, oltre che le macchine che erano parcheggiate nella zona. Dopo le segnalazioni sono intervenuti immediatamente i carabinieri del capoluogo Lombardo. Nonostante i tentativi delle forze dell’ordine di mantenere la calma la situazione è degenerata. L’uomo ha morsicato il polpastrello del pollice di un agente staccandoglielo. I colleghi dell’uomo a questo punto sono stati costretti ad utilizzare il taser. La pistola elettrica data in dotazione alle forze dell’ordine dal nuovo governo giallo-verde.
L’intervento dei carabinieri
L’uomo di 34 anni stava terrorizzando i residenti della zona girando con un martello ed urlando frasi sconnesse. I carabinieri, appena sono intervenuti hanno fatto il possibile per calmare l’uomo. Dopo gli agenti gli si sono avvicinati per controllare se stesse bene e per togliergli un oggetto che teneva in mano, che dopo si è scoperto essere un accendino, a quel punto l’uomo avrebbe morsicato il dito dell’agente. I colleghi hanno subito estratto i taser e successivamente hanno sparato i dardi elettrificati contro l’uomo, fermandolo. L’agente a cui è stato staccato il polpastrello è stato portato in ospedale dove ha subito una piccola operazione chirurgica per ricomporre il dito.
Gli agenti successivamente hanno condotto l’uomo nell’ospedale psichiatrico della città.
