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Patti, ex patron Valtur: confiscati beni per 1,5 miliardi

carmelo patti

E' scattata la confisca dei beni appartenenti all'ex patron di Valtur, Carmelo Patti. Il patrimonio stimato è di 1,5 miliardi.

La direzione investigativa antimafia di Palermo ha eseguito il decreto di confisca e sequestro nei confronti degli eredi di Carmelo Patti, ex proprietario di Valtur, deceduto nel 2016. Si tratta di una misura emessa dal Tribunale di Trapani su proposta della Dia. Il procedimento è stato definito come “uno dei più rilevanti nella storia giudiziaria italiana” e riguarda un patrimonio stimato di un miliardo e mezzo di euro che potrebbe essere legato alla famiglia mafiosa di Castelvetrano, paese di origine di Patti, guidata dal latitante Matteo Messina Denaro.

I legami con la mafia

Carmelo Patti, morto a 81 anni, era cavaliere del lavoro e stimato industriale, prima di essere accusato di legami con la mafia. Tra i beni confiscati ci sono resort turistici, beni appartenenti alla Valtur, un’imbarcazione di 21 metri, appezzamenti di terreno, diversi immobili e 25 società.

“Continua l’attacco dello Stato al patrimonio economico finanziario della criminalità organizzata, e in particolare di una delle famiglie più importanti di Cosa Nostra, quella di Castelvetrano” ha detto il generale Giuseppe Governale, capo della Dia, al Giornale Radio Rai. “Carmelo Patti è stato un personaggio particolare – ha aggiunto il generale – perché partì dalla Sicilia nel 1960 per raggiungere la Lombardia. Quando nel 1961 il Tribunale lo dichiarò fallito, lui disse di non avere nemmeno i soldi per mangiare. Cinquant’anni dopo lo ritroviamo a capo di un impero economico, che sfiora i due miliardi di euro. Attorno a lui giravano personaggi legati a Cosa Nostra, ad esempio, Michele Alagna, la cui sorella ha dato alla luce la figlia di Messina Denaro”.

“Probabilmente si tratta del sequestro più importante di sempre – ha proseguito Governale – e costituisce anche un importante segnale: lo Stato va avanti”. Concludendo su Messina Denaro ha detto: “E’ come un pesce cane. Gli stiamo togliendo tutta l’acqua, e i pesci, anche i migliori, senza l’acqua non sopravvivono”.