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Pozzallo: arrestati 5 scafisti. I 264 migranti sono salvi

sbarco migranti a Pozzallo

Egiziani, si facevano pagare 1.500 euro. Dopo 3 giorni in mare sono approdati tutti miracolosamente salvi. Salvini attacca Malta e l'Unione Europea.

A Ragusa sono stati arrestati 5 egiziani, presunti scafisti del barcone arrivato a Pozzallo e con a bordo 264 persone. I migranti sono tutti vivi, un “autentico miracolo”. E su questa nave, Matteo Salvini aveva puntato il dito contro Malta e l’Unione Europea. “E’ l’ennesima vergogna”, aveva twittato il ministro dell’interno.

Arrestati 5 egiziani, presunti scafisti

Cinque egiziani sono stati fermati dalla Polizia di Stato con l’accusa di essere i presunti scafisti del barcone che sabato 24 novembre 2018 è arrivato a Pozzallo, in provincia di Ragusa. I cinque sono accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. La Squadra Mobile di Ragusa ha ascoltato alcuni testimoni scoprendo che gli egiziani facevano tutti parte dell’equipaggio del barcone con a bordo 264 persone. Ciascun migrante avrebbe pagato 1.500 euro con la speranza di raggiungere l’Italia, per un totale di quasi 400.000 dollari arrivati direttamente nelle tasche degli scafisti. Sui 5 uomini la polizia scientifica della Questura di Ragusa ha effettuato dei prelievi per accertamenti, prima di trasferirli in carcere.

“Sono tutti miracolosamente vivi”

A bordo del barcone c’erano 264 persone, quasi tutte eritree, tra cui molte donne, bambini e 5 neonati. “Sono stati in mare tre giorni senza cibo nè acqua. Sono miracolosamente vivi” ha scritto l’Unhcr. I migranti sono stati soccorsi da un peschereccio che ha trainato il loro barcone fino al porto di Pozzallo. Il sindaco della cittadina ragusana Roberto Ammatuna, intervistato da SkyTg24, parla di “autentico miracolo”. Al momento dell’approdo il mare era mosso, sono arrivati tutti infreddoliti. Nonostante siano tutti salvi, la situazione rimane difficile: 3 casi importanti ricoverati in ospedale, una bimba di appena 10 giorni che ha perso la mamma, molti minori che devono essere dati in affido. Si è trattato del primo, imponente sbarco per numero di migranti registrato in Sicilia dall’estate scorsa.

L’accusa di Salvini

La nave approdata a Pozzallo è lo stesso caso per il quale il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha puntato il dito contro Malta. “Ci risiamo – aveva scritto sul suo profilo Twitter – Un pattugliatore maltese ha invertito la rotta, abbandonando un gommone con 150/200 immigrati in mezzo al Mediterraneo e in direzione dell’Italia. La Valletta aveva preso il coordinamento delle operazioni di soccorso, ma come al solito sta cercando di rifilare gli immigrati nel nostro Paese”. “E’ l’ennesima vergogna, degna di questa Unione Europea incapace e dannosa”, aveva concluso. L’Unhcr sottolinea l’importanza del soccorso in mare e di un meccanismo sicuro e prevedibile di approdo, cosa che per il barcone di Pozzallo è mancato. “Nessuno si illudeva del fatto che potessero non esserci più barche. Non basta una legge, dei provvedimenti legislativi. Occorre fare i conti con questo tipo di situazioni“, conclude il sindaco di Ammanuta. Perchè le navi continuano ad arrivare sulle nostre coste, aumentano le immigrazioni e purtroppo anche i naufragi.