Paola Marras Apre la cassetta delle lettere e trova all’interno una lettera dell’Agenzia delle Entrate. Quando ha aperto la busta forse pensava di trovare al suo interno qualche comunicazione sulle tasse, perché mai avrebbe immaginato di tirare fuori il codice fiscale del padre. L’uomo infatti è morto, e non certo di recente.
Ancora vivo per l’Agenzia delle Entrate
Questa assurda vicenda frutto probabilmente di un errore nel database dell’Agenzia delle Entrate è accaduta a Iglesias, nel cagliaritano (Sardegna). Come racconta l’Unionesarda.it, a ricevere la lettera è Giuliana Pintus, pensionata che vive in una casa del centro storico della cittadina. All’interno della busta trova un nuovo codice fiscale a nome di Giovanni Pintus.
Il problema è che l’uomo è morto quarantadue anni fa, nel 1976, all’età di 68 anni. Se fosse ancora in vita Giovanni Pintus, nato a Iglesias nel gennaio del 1908, avrebbe infatti 111 anni. Un particolare che non deve aver destato troppi sospetti all’Agenzia delle Entrate, o meglio all’algoritmo che ha “riesumato” chissà per quale motivo il nome del defunto minatore.
Anche sulla lettera c’era il nome del padre, ma all’inizio Giuliana ha pensato ad un errore più banale, visto che con lei in casa vive il nipote che ha ereditato il nome (ma non il cognome) del nonno. Quando però ha aperto la busta e si è trovata in mano il codice fiscale del genitore scomparso quattro decenni fa, non ha creduto ai suoi occhi. “Le amministrazioni pubbliche fanno spesso di questi errori, anche se in questo caso ciò ha suscitato dei pensieri dolorosi” sottolinea Giuliana Pintus. La donna rivela infatti all’Unione Sarda che in passato il Comune di Iglesias le aveva recapitato una richiesta di ICI a nome, però, della madre morta.
