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Tir con freni rotti: autista dà l'allarme ed evita il peggio

polizia stradale

Un guasto al semiasse impediva di frenare. Creato un vuoto attorno, il tir si è fermato a Sasso Marconi. Il camionista fa una foto con i soccorritori.

Un tir con i freni rotti è stato fatto accostare al casello di Sasso Marconi. Un grave incidente è stato evitato grazie alla richiesta d’aiuto inviata dal camionista e il tempestivo intervento della Polizia. Prima di andarsene l’autista ha voluto una foto ricordo con i suoi soccorritori.

Freni rotti: la richiesta d’aiuto

Attimi di paura sulla A1 tra Bologna e Firenze, ma la richiesta di aiuto del camionista e il rapido intervento della Polizia Stradale hanno probabilmente evitato un possibile grave incidente. Un tir, trasportante pasta fresca destinata alla grande distribuzione del nord Italia, viaggiava a 80km orari quando l’autista si è accorto di un’avaria al semiasse che gli impediva di frenare. Preso dal panico ha chiamato immediatamente il 113 spiegando il guasto e specificando che, se avesse tentato di frenare con il pedale o con il freno a motore, avrebbe rischiato di capottarsi coinvolgendo altri veicoli in transito. Ma l’uomo è stato subito rassicurato dalla centrale operativa della Polizia stradale di Firenze che aveva quel tratto di strada sotto controllo.

Il salvataggio

La Polizia stradale ha creato una sorta di vuoto attorno al camion, sgomberando la strada davanti fino a Sasso Marconi e creando un cuscinetto dietro, per tenere distanti gli altri mezzi in un raggio di 500 metri. La società Autostrade per l’Italia è stata allertata e ha posizionato mezzi in modo da segnalare il pericolo con i pannelli luminosi. Dopo circa mezz’ora, l’autista del Tir ha ricevuto l’ok dalla centrale operativa per iniziare lentamente le manovre di riduzione della velocità. Non mollato un attimo dagli agenti della Polstrada, vincendo la paura, il camionista è riuscito a fermare la corsa del mezzo sul piazzale del casello di Sasso Marconi. Una volta sceso dal Tir ha abbracciato i poliziotti che lo hanno seguito e ha chiamato quelli in centrale con cui è sempre rimasto in contatto. E prima di tornare a casa l’uomo ha voluto scattare una foto ricordo con gli agenti che lo hanno “salvato”.