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Lombardia: ok alla legge per telecamere negli asili nido

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La Lombardia approva la legge che permette di installare negli asili nido sistemi di videosorveglianza, per evitare i maltrattamenti dei bambini.

Il Consiglio regionale della Lombardia ha dato il via libera alla legge “Iniziative a favore dei minori che frequentano nidi e micro nidi”. Il provvedimento, approvato martedì 27 novembre 2018, favorisce l’installazione di telecamere negli asili nido. La norma era stata promossa dal presidente Attilio Fontana e dall’assessore alle Politiche per famiglia, genitorialità e pari opportunità Silvia Piani. Contrario al progetto il Partito Democratico.

Telecamere per tutelare i bambini

“Con questo atto assegniamo 600mila euro per i sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso per glia anni 2019 e 2020 e 300mila per la formazione degli operatori, per un totale di 900mila euro” specifica Silvia Piani.

La Regione Lombardia ha chiesto a questo proposito alla abbiamo chiesto alle Ats di intervenire affinché “siano loro a formare il personale affinché individui il prima possibile eventuali segnali di disagio e favorisca una migliore circolazione delle informazioni tra organismi pubblici e privati. – specifica l’assessore alle Politiche per la famiglia – Divulgare le buone prassi per la corretta gestione delle segnalazioni assicurerà un’azione più efficace di prevenzione e di contrasto. Oltre che una migliore assistenza alle vittime e alle famiglie”.

“L’obiettivo – ricorda infatti – è tutelare i nostri bambini prevenendo i maltrattamenti e favorendo, a tale scopo, l’installazione su base volontaria dei sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso”. “Fare tutto ciò che è possibile per cercare di impedire i maltrattamenti, sebbene fortunatamente isolati, è per noi estremamente importante” aggiunge. L’assessore regionale puntualizza comunque che “i filmati registrati all’interno dei nidi e dei micronidi saranno resi disponibili esclusivamente all’autorità giudiziaria“.

Contrario il PD

“Crediamo che installare le telecamere nei nidi, con l’illusione di prevenire così i casi di maltrattamenti, non faccia altro che alimentare una cultura del sospetto che è l’esatto contrario di quel rapporto di fiducia che va costruito tra genitori ed educatori, indispensabile per affidare a una struttura il proprio figlio” sostiene invece Jacopo Scandella, consigliere regionale del PD, nel motivare il voto contrario dei dem. “L’attenzione – aggiunge – deve piuttosto essere concentrata sulla formazione e sulla qualità del personale”.