Paola Marras Convocato in Procura, nella mattinata di mercoledì 28 novembre 2018, Giovanni Castellucci. L’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia è indagato, insieme ad altre 20 persone, nell’ambito dell’inchiesta sul crollo del ponte Morandi, con l’accusa di omicidio colposo plurimo aggravato dalla colpa cosciente, disastro colposo, omicidi stradale colposo e attentato alla sicurezza dei trasporti.
Ad di Autostrade in Procura
L’Ad è il 16esimo indagato ad essere convocato in Procura per un interrogatorio ma finora solo tre hanno deciso di rispondere alle domande degli inquirenti. Anche Castellucci si è avvalso infatti della facoltà di non rispondere. Il manager ha invece rilasciato dichiarazioni spontanee ai magistrati, avvalendosi di una memoria difensiva.
Agli inquirenti, però, l’uomo ha voluto precisare che la rete autostradale è sicura. Inoltre “ho detto ai magistrati anche cosa stiamo facendo per le famiglie delle vittime e per i danneggiati dalla tragedia” spiega ai giornalisti presenti in Procura. “Fino a oggi abbiamo erogato contributi a circa 300 famiglie senza casa e a circa 500 commercianti e artigiani. – ricorda Castellucci – Inoltre la società, senza attendere i tempi lunghi delle assicurazioni, ha assunto direttamente l’iniziativa per garantire il giusto risarcimento a circa 150 eredi delle vittime”.
L’avvocato Paola Severino ha puntualizzato infine che il suo assistito parlerà con i magistrati “una volta che l’incidente probatorio sarà concluso”.
Castellucci si dimette
Poco dopo l’incontro in Procura, Giovanni Castellucci ha annunciato le proprie dimissioni da amministratore delegato di Autostrade per l’Italia. “Per il ruolo importante a livello mondiale che Atlantia ha assunto negli ultimi tempi il processo di riduzione delle mie responsabilità in Autostrade che era iniziato prima della tragedia è ripreso” ha spiegato.
