Andrea Cerabolini Accade in Veneto che una bambina di dieci anni, in disaccordo con la decisione delle maestre di rimuovere il riferimento a Gesù contenuto in una delle canzoni di Natale che la classe stava preparando per lo spettacolo in programma per le festività, organizzi una raccolta firme tra i suoi compagni. Una raccolta che ha portato le maestre a decidere di reinserire nel brano il riferimento sacro.
La vicenda è accaduta a Riviera del Brenta, comune al confine tra le province di Padova e Venezia, e ha stupito le maestre per l’intraprendenza della piccola. La bimba, in completo disaccordo con le sue maestre sulla decisione di rimuovere i riferimenti a Gesù Bambino contenuti nello spettacolo di classe per non offendere i bambini di altre religioni, ha quindi deciso di organizzare una raccolta di firme per ridare a Gesù il suo posto nella canzone.
La raccolta firme della giovane
La richiesta di lasciare invariato il testo della canzone “Natale in Allegria” è stato sottoscritto dalla quasi totalità dei bimbi in aula. Portando così le maestre a tornare sui propri passi, facendo preparare alla classe la versione originale del brano.
Un episodio che è stato riferito al consigliere veneto della Lega Nord Alberto Semenzato direttamente dalla mamma della bambina, che era venuta a conoscenza dell’intraprendenza della giovane figlia solo a fine giornata.
Una vicenda che differisce almeno in parte da quelle a cui siamo ormai abituati in questo periodo dell’anno. Un periodo durante il quale, come saprà molto bene chi ha figli piccoli a scuola, la necessità di far convivere più culture e religioni diventa spesso un’esercizio acrobatico. Una tendenza che per una volta si è dovuta fermare di fronte alla caparbietà di una bimba di soli dieci anni, che proprio non voleva fare a meno della sua canzone natalizia.
