Andrea Danneo Arresti domiciliari per Graziano Calanna, sindaco di Bronte. L’inchiesta della procura di Catania sulla gestione monopolistica delle escursioni sull’Etna, ha portato all’arresto di 5 persone. L’accusa che sorregge il mandato di arresto è di turbata libertà degli incanti e corruzione. Secondo gli inquirenti, i reati di corruzione sarebbero stati commessi nel corso delle attività di una determinata azienda locale.
Russo Morosoli Spa
Al centro dell’inchiesta della procura di Catania c’è un nome: Russo Morosoli Invest Spa. Le indagini degli investigatori si sono concentrate proprio intorno alle attività di questa azienda. Nel mirino della Guardia di Finanza sono finiti l’imprenditore Francesco Augusto Russo Morosoli, di 41 anni, e il dirigente dell’area tecnica del Comune di Linguaglossa, Francesco Barone, di 65 anni. A far loro “compagnia”, anche Agatino Simone Lo Grasso, 46 anni, e Salvatore Di Franco, 58 anni, dirigenti della Russo Morosoli Invest Spa. L’accusa sostenuta dagli inquirenti è di “Turbata libertà degli incanti corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio correlati a gare pubbliche, indette per l’affidamento del servizio di trasposto a fini turistici sul versante Nord dell’Etna” negli anni che vanno dal 2016 al 2018.
Sindaco di Bronte
Arresti domiciliari anche per Graziano Calanna, sindaco di Bronte. All’interno del quadro delineato dalla procura, il primo cittadino avrebbe chiesto ad un’azienda interessata alla gestione della manutenzione e sfruttamento dell’energia elettrica prodotta tramite l’acquedotto comunale, un preventivo da far approvare dal Comune, gonfiato di 20 mila euro, fatti passare come costi di collaudo, ma in realtà destinati proprio al sindaco. La vicenda – ricostruita tramite intercettazioni telefoniche e approfondimenti svolti dagli addetti ai lavori – non si sarebbe conclusa a causa della mancata risposta dell’azienda interessata.
