Alberto Conti Apprezzamenti e molestie sessuali pluriaggravate nei confronti di undici alunne, tutte minorenni. E’ questo il motivo per cui un professore è stato sospeso dall’insegnamento lo scorso venerdì 30 novembre, oltre ad avere ricevuto un ordine restrittivo, ossia il divieto di avvicinarsi alle persone offese. Le indagini sono state avviate in seguito alle prime segnalazioni e alle confidenze delle ragazze con i coordinatori di classe.
Udine, molestie e violenza sessuale
Un professore 60enne avrebbe più volte fatto apprezzamenti verso le sue studentesse minorenni, oltre che a mettere in atto delle vere e proprie molestie. Le vittime, undici ragazze di un istituto superiore di Udine, erano comprensibilmente turbate dalla vicenda, tant’è che i fatti, risalenti allo scorso anno scolastico, sono stati denunciati solo adesso.
Tuttavia le indagini hanno avuto inizio già nei mesi scorsi, quando i coordinatori di classe, professori di fiducia per le studentesse, hanno cominciato a raccogliere le testimonianze delle undici parti offese, che hanno rivelato nello specifico in cosa consistessero le molestie (palpeggiamenti, strusciamenti…). Il reato è aggravato, oltre che dalla minore età delle ragazze, dall’abuso della posizione di potere di cui godeva il professore al momento dell’atto, e ovviamente dalla non volontà delle ragazze. Nonostante questo il maestro continua a sostenere che le ragazze fossero consenzienti.
Le indagini della polizia
In seguito alle comunicazioni riportate già lo scorso giugno dai professori, la polizia di Stato ha avviato un’indagine, coordinata dalla Procura. Le molestie avrebbero avuto luogo addirittura nell’arco di due anni scolastici, dal 2016/2017 al 2017/2018.
Secondo le indicazioni del gip del tribunale di Udine, la polizia ha provveduto a mettere in atto le misure cautelari, secondo cui il professore è sospeso dall’insegnamento con effetto immediato fino a luglio 2019.
