> > Processo Ruby, "Berlusconi pagò 5 milioni per il silenzio"

Processo Ruby, "Berlusconi pagò 5 milioni per il silenzio"

ruby berlusconi

L'ex avvocato di Ruby ha rivelato dettagli importanti della vicenda Berlusconi. L'ex premier avrebbe pagato 5 milioni per il silenzio della ragazza.

L’avvocato che ha difeso Karima El Marhoug, meglio nota come Ruby, avrebbe rivelato alcuni dettagli sull’ex premier. Berlusconi avrebbe sborsato ben 5 milioni di euro per il silenzio della donna. Nella vicenda sarebbero coinvolti anche l’avvocato Niccolò Ghedini e Luca Risso, ex fidanzato di Ruby, che avrebbe avuto 2 milioni. Una banca di Antigua, la Commercial Bank avrebbe gestito la transazione. Il legale di Berlusconi ha annunciato una querela. L’avvocato Verzini ha deciso di rinunciare al segreto professionale per “dovere etico e morale”.

La confessione dell’avvocato

“Dopo lunga e attenta valutazione – ha comunicato l’avvocato Verzini attraverso una nota – reputo mio dovere etico e morale rendere pubblico ciò che si è realmente verificato nella vicenda Ruby. Perciò ho deciso autonomamente di rinunciare all’obbligo del segreto professionale assumendomi ogni responsabilità“. Così il legale ha rivelato che inizialmente “l’operazione Ruby prevedeva il pagamento di 7 milioni di euro, di cui un milione per me e un milione per la persona incaricata da Ghedini per accompagnarmi nell’operazione”.

Secondo quanto rivelato da Verzini, Ruby avrebbe poi ricevuto il denaro su un conto presso una banca in Messico, nella località di Playa del Carmen. Una volta lì i soldi sono stati suddivisi: Risso avrebbe utilizzato due milioni per l’acquisto di una villa e un ristorante a Playa del Carmen. Gli altri 3 milioni sono stati fatti transitare dal Messico a Dubai. “Berlusconi era a conoscenza sin dall’inizio della minore età di Ruby, motivo per il quale ha elargito il denaro” ha concluso Verzini.

La replica di Ghedini

L’avvocato Ghedini, da anni difensore di Berlusconi, ha subito replicato: “Le dichiarazioni dell’avvocato Verzini sono totalmente destituite di qualsiasi fondamento e saranno perseguite in ogni sede. Mai vi sono stati contatti diretti o indiretti né con l’avvocato Verzini né con Luca Risso per far ottenere denaro a Karima el Mahroug”. Per quanto riguarda la minore età di Ruby e il fatto che Berlusconi ne fosse a conoscenza, Ghedini ha sottolineato: “che il Presidente Berlusconi non fosse a conoscenza della minore età di Karima el Mahroug è cristallizzato in una nota sentenza definitiva della Corte di Cassazione”.

“L’assurdità e l’infondatezza di tali dichiarazioni che confliggono con quanto dichiarato dallo stesso avvocato Verzini in sede di indagini alla Procura di Milano non potrà che essere accertata dall’autorità giudiziaria competente così come l’insussistenza di qualsiasi passaggio di denaro tramite la banca indicata a cui rivolgeremo specifica istanza perché consenta ogni opportuna e pronta verifica all’autorità giudiziaria italiana”.