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Treviso, 15 enne ubriaco insulta la prof in classe e sviene

Treviso, 15 enne ubriaco insulta la prof in classe e sviene

Uno studente di 15 anni è entrato in classe completamente ubriaco. Dopo aver insultato l'insegnante è svenuto per il troppo alcol.

È entrato in classe ubriaco. All’Istituto superiore di Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, un 15 enne è entrato in classe completamente ubriaco. Sotto i fumi dell’alcol, lo studente ha insultato un insegnante in aula, poco prima di svenire. La scuola ha chiamato subito un’ambulanza, che ha trasportato il ragazzo al pronto soccorso dell’ospedale San Giacomo.

Ubriaco in classe

Un vicenda che lascia sconvolti. Come riportato anche dalla Tribuna di Treviso, lo studente era già stato visto altre volte bere alcol. La situazione si sarebbe però aggravata a tal punto che, alla notizia del suo svenimento in aula, la famiglia è rimasta sconvolta, al pari degli insegnanti del ragazzo. Il giovane, secondo le prime ricostruzioni, non avrebbe avuto intenzione di entrare in classe in orario, aspettando che la lezione fosse già iniziata. Ubriaco, si sarebbe presentato in aula per poi mettersi a insultare l’insegnante. Lo scontro, si è poi concluso in modo del tutto inaspettato, con il ragazzo che cade collassato di fronte a tutti i suoi compagni.

Le chiamano “ragazzate”

Per loro sono scherzi. L’idea di violare le regole è tipica dell’età adolescenziale: le ragazzate sono un modo per rendersi riconoscibili, per distinguersi dalla massa di alunni, ed essere ricordati come quelli che hanno fatto la bravata e l’hanno fatta franca. Più la si combina grossa, più si accresce la propria autostima: un falso mito che non può che essere dannoso. Non solo, dimostrare di saper violare le regole e di poterla scampare, rappresenta agli occhi dei ragazzi un modo per far vedere di essere ormai grandi. Non importa cosa si faccia, basta farla. Questo è il problema, perché i ragazzi non si rendono conto che le loro “bravate” hanno una gravità effettiva e alcune possono essere purtroppo irreversibili. Si pensi ad Andrea Barone, appassionato di parkour, morto a Sesto San Giovanni, cadendo dal tetto di un centro commerciale, o a tutte le vicende di cronaca legate a scherzi fatti con gli spray al peperoncino.