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Isis, presi i rapitori di Federico Motka: sei arresti

Luoghi di prigionia, federico motka

"Sono stato torturato per 14 mesi dai Beatles dell'Isis. Si facevano chiamare John, Paul, Ringo e George: ci bastonavano fino a svenire".

Correva l’anno 2013 quando il cooperante italiano Federico Motka venne rapito in Siria da sequestratori appartenenti allo Stato Islamico. 14 mesi da incubo, vissuti da prigioniero dell’Isis: l’allora trentenne Motka coordinava nella regione di Idlib le attività umanitarie dell’Ong francese Acted. Fu liberato il 26 maggio 2014. Appena qualche mese dopo la sua liberazione (settembre 2014), si apprese della decapitazione dell’ingegnere David Cawthorne Haines: il britannico venne rapito l’anno precedente nella medesima operazione di sequestro di Motka, il filmato della sua esecuzione divenne propaganda per l’Is. L’italiano ha confessato le sevizie e le violenze subite nelle carceri jhiadiste “Sono stato torturato per 14 mesi dai Beatles dell’Isis. Si facevano chiamare John, Paul, Ringo e George: ci bastonavano fino a svenire”.

L’operazione dei Ros

I rapitori dell’attivista sono stati individuati, i Carabinieri del R.O.S. stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Roma su richiesta del “Gruppo antiterrorismo“ della locale Procura Distrettuale, nei confronti di alcuni appartenenti all’organizzazione terroristica Stato Islamico (IS), come recita la nota ufficiale dei Ros i colpevoli sono “gravemente indiziati di associazione con finalità di terrorismo internazionale e sequestro di persona a scopo di terrorismo”. Le indagini hanno consentito di individuare il gruppo criminale autore del sequestro del cittadino italiano rapito in Siria nel marzo 2013: anche grazie alla cooperazione tra i paesi europei interessati è stato possibile ricostruire alcune fasi del rapimento e chiarire le dinamiche dell’operazione.