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Calabria, Oliverio accusato di aver favorito la 'Ndrangheta

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il governatore della Calabria Oliverio è stato accusato dalla procura antimafia di aver favorito la 'ndrngheta nell'assegnazione di alcuni appalti

Il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio è accusato dalla Procura Antimafia di Catanzaro di abuso di ufficio aggravato, e di aver favorito la ‘Ndrangheta e le imprese ad essa legate.

Per questo motivo Oliverio, è diventato destinatario di un provvedimento di obbligo di dimora a San Giovanni in Fiore, piccolo comune del Cosentino. Secondo l’ipotesi dei magistrati, il governatore avrebbe fornito un supporto alle iniziative imprenditoriali di Giorgio Barbieri, considerato il braccio economico del clan Muto. Per questo già in precedenza arrestato, e oggi tornato in manette. Destinatario di un secondo provvedimento di obbligo di dimora anche l’ex sindaco di Pedace Marco Olverio.

Le indagini su alcuni maxi appalti

Le indagini si sono concentrate sull’assegnazione di diversi grossi appalti pubblici, tra i quali quello per la riqualificazione del comprensorio sciistico della Lorica, nota località sciistica del cosentino. Un appalto già in passato finito al centro di una indagine, che aveva portato all’emersione di un sistema di accordi tra ditte diverse. Una sorta di cartello che riusciva così ad aggiudicarsi in via diretta o indiretta tutti i più grossi appalti della Regione Calabria. Una organizzazione che nel cosentino, secondo le ipotesi degli investigatori, faceva capo proprio a Barbieri.

Le intercettazioni ambientali

I collegamenti tra il governatore esponente del PD e i clan sarebbero emersi in particolare grazie una intercettazione ambientale. Gli investigatori avrebbero infatti ascoltato Giorgio Morabito, uomo di riferimento dei clan per gli appalti, raccontare all’imprenditore Barbieri di aver avuto una cena con il Presidente Oliverio. Un presidente che l’uomo, ascoltato dagli inquirenti, definisce come “Accentratore, che per prendere decisioni non delega nessuno”. Morabito in quella occasione si lamentava inoltre dell’incombente campagna elettorale: “Ti giuro, sto in un momento di crisi”, affermava. Perchè, prosegue, “Con le campagne elettorali si ferma il mondo”.

Maggiori dettagli sull’operazione saranno forniti nel corso della conferenza stampa, in programma per le 11.00 di lunedì 17 dicembre 2018 presso la sede della Guadia di Finanza di Catanzaro.