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Marijuana al posto dell'incenso, parroco e fedeli ricoverati. La verità

Marijuana al posto dell'incenso parroco intossicato

A Chieti parroco e fedeli sono rimasti intossicati dal fumo di quello che pensavano fosse incenso, era marijuana o un cannabinoide sintetico?

Un fatto che ha dell’incredibile sarebbe avvenuto a Chieti in Abruzzo, durante una funzione infrasettimanale in una piccola parrocchia della cittadina il giovane parroco avrebbe messo nell’incensiere alcuni grammi di marijuana. Stando a quanto riportato da AbruzzoLive e Il Giornale, il parroco dopo aver terminato la funzione ed essere andato a casa, si sarebbe trovato in un evidente stato confusionale. Testimoniato anche dalla perpetua che preoccupata dallo stato di salute del prete lo avrebbe portato in pronto soccorso. Qui dopo alcuni esami è risultato in realtà che il parroco fosse stato intossicato dal cannabinoide sintetico JWH 122, che non appartiene alla medesima famiglia della marijuana. Successivamente anche altri dei fedeli che avevano assistito alla funzione quel giorno si sarebbero recati in ospedale riportando gli stessi sintomi.

Lo scherzo dei ragazzi

Stando alle prime ricostruzioni dei carabinieri l’accaduto sarebbe stato causato da un tentativo di scherzo da parte di alcuni ragazzi della parrocchia che avrebbero sostituito l’incenso con la marijuana prima della messa. Dopo che l’uomo ha infatti acceso “l‘incenso” la chiesa si sarebbe fin da subito riempita di fumo. Che avrebbe a sua volta causato problema sia al prete stesso sia ai pochi fedeli che avevano assistito alla funzione.

Fortunatamente sia parroco che fedeli adesso stanno bene ma in tutto il paese adesso è caccia ai due monelli che hanno messo in atto lo scherzo perfetto. In tutta la città si è da subito parlato dell’accaduto, anche perché il parroco è da sempre stato visto come una figura particolare all’interno della cittadina. Si era infatti fatto conoscere dopo che aveva organizzato una tendata prima dell‘esame di maturità di alcuni giovani per permettergli di vivere un’esperienza più vicina a Dio in occasione della notte prima degli esami.

La verità

La notizia, diffusa sul web, è divenuta immediatamente virale sui social network catalizzata dal mix di ilarità e doppi sensi. Tanto che si è deciso di approfondire la questione per capire se davvero fosse accaduto un fatto del genere in una chiesa. Il sito Bufale.net ha svelato parte del mistero: i presenti non sarebbero stati intossicati dalla marijuana, avrebbero bensì aspirato cannabinoide sintetico JWH 122 con il quale si propduce il ‘mystic jungle incence’ che però nulla ha a che vedere con la comune erba. Appartengono infatti a due diversi gruppi in quanto la marijuana contiene il tetraidrocannabinolo (THC) che fa parte dei fitocannabinoidi; si tratta di una famiglia di composti chimici presenti nella Cannabis Sativa. A differenza del JWH 122 che invece fa parte di quei cannabinoidi sintetici creati con intenti terapeutici in laboratorio. Quello utilizzato in chiesa, dunque, non poteva essere comune erba. Non è inoltre stato chiarito quando e dove sia avvenuto il fatto: in mancanza di riferimenti temporali e geografici, ad oggi non è possibile dunque confermare che sia accaduto realmente.