Marta Lodola Lucio Parri, orafo della ditta Il Fiorino ad Arezzo, è stato aggredito da un rapinatore mentre apriva l’orificeria la mattina di mercoledì 19 dicembre. Erano circa le otto e trenta quando il cinquantaduenne è arrivato davanti all’azienda nel quartiere aretino di Sella. Ad attenderlo si trovava un rapinatore, intenzionato a minacciare Lucio Parri e a introdursi nella ditta per svaligiarla dai beni preziosi. Stando alla testimonianza della vittima, il malvivente gli ha puntato una pistola alla schiena. Una volta dentro all’azienda, Luca Parri ha tentato di reagire all’aggressione del rapinatore, ma questi lo ha sopraffatto picchiandolo con violenza e tramortendolo con il cacio della pistola. L’orafo è rimasto poi legato all’interno dell’azienda per due ore prima che qualcuno si accorgesse di lui e allertasse i soccorsi.
Arezzo, orafo rapinato, picchiato e accoltellato
Il rapinatore, dopo aver tramortito Luca Parri, lo ha immobilizzato e legato con fascette da elettricista. L’orafo, non dandosi per vinto, è riuscito a sferza un calcio al rapinatore che, inferocito, lo ha ferito al volto colpendoli di striscio con un’arma da taglio. Il malvivente ha poi svuotato la ditta dai gioielli e dai beni preziosi prima di darsi alla fuga. Il rapinatore è riuscito a trafugare cinque chili di gioielli in oro e tre chili di gioielli in argento.
Luca Parri è rimasto legato nella posizione in cui lo aveva bloccato il malvivente per circa due ore, quando è riuscito a trovare la forza per tirare dei calci contro il muro e chiamare aiuto. Gli impiegati dello studio confinante con la ditta Il Fiorino si sono allarmati a causa dei colpi e hanno trovato Luca Parri legato e ferito nell’orificeria. Luca Parri è stato immediatamente soccorso. Sono in corso le indagini per risalire all’identità del rapinatore.
