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Detroit, incidente durante il test della prima auto volante

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Sanjay Dhall, cofondatore della start up Detroit Flying Cars, si è schiantato al suolo mentre era in corso un test di volo.

La Federal Aviation Administration (FAA), agenzia federale americana incaricata di regolare e sovrintendere ogni aspetto riguardante l’aviazione civile, sta indagando negli Stati Uniti su un incidente avvenuto nel comprensorio del Willow Run Airport. Un’incidente che assume un carattere particolare proprio perché non coinvolge un velivolo. Ad essersi danneggiato pesantemente in fase di atterraggio non è stato infatti un aereo, bensì un’automobile, o meglio una “flyng car”, ovvero un’auto volante, come la definiscono le Autorità.

Il “taxi volante” del futuro

Al comando del mezzo, provvisto di quattro ruote motrici e ali retrattili, al momento dello schianto – nel corso di quello che è stato definito un test per “taxi volanti” – c’era Sanjay Dhall, cofondatore della start-up Detroit Flying Cars. A seguito dell’incidente l’uomo è stato ricoverato presso l’ospedale dell’Università del Michigan a Detroit in condizioni ritenute non gravi. Come riporta il sito clickondetroit.com, che ha pubblicato alcune immagini dell’incidente (avvenuto venerdì 14 dicembre 2018, ore 13 locali, 19 italiane), si tratta del primo e unico esemplare – contraddistinto dalla sigla WD-1 – realizzato dalla start up americana. La Detroit Fying Car, che nel video appare completamente distrutta nella parte anteriore, utilizza come fonte d’energia l’elettricità. È spinta da un motore 100% elettrico e, su strada, è capace di una autonomia di quasi 100 km. In volo può raggiungere una velocità di crociera di 200 km/h ed è provvista di un’autonomia di 600 km.